Alla giornata inaugurale della convention F8, Facebook ha glissato sull’addio del co-founder di WhatsApp, Jan Koum, comunque ringraziato e rassicurato sul rispetto della privacy degli utenti da parte di Facebook, e si è concentrata sulle prossime novità in relazione alla più diffusa applicazione di messaggistica.
Innanzitutto, Zuckerberg ha sottolineato – quasi per giustificare la lentezza con cui vi vengono introdotte le novità – che WhatsApp è già un successo allo stato attuale, con 450 milioni di utenti che, ogni giorno, aggiornano il loro Status, il quale – quindi – è ben più diffuso delle Storie di Snapchat, ferme a 187 milioni di utenti quotidiani nonostante siano state l’apripista di questo formato espressivo. Altro dato interessante, ed impressionante, quello di messaggi processati quotidianamente dalla piattaforma, ben 65 miliardi!
Nonostante ciò, rassicura il giovane CEO del gruppo, il suo team è già a lavoro per delle novità, prossime ad essere introdotte. Tra queste, una diapositiva ha illustrato il prossimo ambito di espansione di WhatsApp, quello delle videochiamate di gruppo: queste ultime, dovrebbero essere supportate solo dall’app, e gestire almeno 4 utenti in simultanea: basterà per rivaleggiare con Skype, attualmente preferita – per le videochiamate – anche in virtù della qualità del servizio offerto?
Oltre all’accenno alle videochiamate di gruppo, non è mancato un riferimento anche ad una novità della quale si parla, ormai, da un annetto: gli stickers, già presenti in Messenger e, soprattutto, nella rivale russa Telegram, di recente bannata in Russia per l’ostilità dimostrata ai locali servizi segreti. Secondo quanto precisato in sede di kermesse sul palco, gli stickers – già accreditati di un modulo di ricerca ad hoc – saranno implementabili in forma di pacchetti da parte degli sviluppatori, con la facoltà di prevederne anche di geolocalizzati, qualora contenenti del testo.
Attualmente, non sono noti i tempi di rilascio di tali novità, di cui si parla già da diverso tempo, ma è probabile che gli utenti non debbano attendere molto, proprio in virtù del lungo lavoro già svolto in merito dai programmatori di WhatsApp.