Con Facebook investito dall’affaire Cambridge Analytica, era inevitabile che, in qualche modo, anche le altre app di Menlo Park ne risentissero. WhatsApp, oltre a introdurre gli hashtag per organizzare contatti e messaggi degli utenti Business, ha proceduto a tranquillizzare i suoi utenti, mentre Instagram – nel mentre prepara gli adesivi per le sessioni Q&A – ha annunciato che, presto, sarà possibile scaricare i contenuti condivisi.
WhatsApp: gli hashtag organizzativi, e la crittogrfia end-to-end
WhatsApp, in primis, ha annunciato – tramite le FAQ sul suo sito ufficiale – una novità riguardante gli utenti della versione Business, sostanziata nell’introduzione delle etichette, o hashtag, con cui raggruppare (e facilitare la ricerca) dei contatti e delle chat (in realtà, possono essere raggruppati anche singoli messaggi all’inverno della medesima conversazione). Il funzionamento della funzione è all’insegno dell’intuitività: tenuto premuto un elemento, per selezionarlo, toccando l’apposita icona, si potrà scegliere tra le etichette predefinite e la creazione di propri hashtag, per un totale massimo di 20. In seguito, per trovare gli elementi ordinati dalle etichette, comunque modificabili ed eliminabili, basterà o effettuare una ricerca all’interno dell’icona della lente, facendo precedere dal segno # il nome dell’etichetta, oppure basterà portarsi – nella schermata chat – e, toccato il tasto “Menu”, fare lo stesso con quello “Etichette”: il pop-up successivo mostrerà, come opzioni, tutte le etichette disponibili.
Altre utili funzionalità collaterali ruotanti attorno al sistema delle etichette di WhatsApp Business consistono nella possibilità, selezionato il nome di un contatto, o la foto del medesimo (alternativa all’icona per i gruppi), di vedersi riportare tutte le etichette associate con quell’elemento, e la facoltà, selezionata un’etichetta, e premuto un elemento, di vedersi offrire le opzioni di rimozione dell’etichetta da quell’elemento o di cancellazione di quest’ultimo.
Oltre a ciò, sempre sul sito aziendale, WhatsApp ha tranquillizzato gli utenti spiegando che tutte le conversazioni e le chiamate fatte con l’app sono soggette a crittografia end-to-end e, quindi, note solo al mittente ed al destinatario. Nel caso delle interazioni con un account aziendale/enterprise, però, è da mettere in conto che le comunicazioni potrebbero esser viste da più persone che lavorano in quell’azienda, o – anche – dalle società per mezzo delle quali le interazioni dovessero essere gestite.
Instagram: in arrivo box per i sondaggi e download dei contenuti condivisi
Instagram, da par suo, secondo gli insiders di WABetaInfo, sarebbe meditando l’introduzione di un tool che permetta all’utente di condurre (mediante un box personalizzabile nelle tonalità) dei sondaggi con i propri follower, ottenendone in cambio delle risposte mantenute private: la conferma – in tal senso – arriverebbe dal rinvenimento di diversi adesivi afferenti le sessioni di Q&A (questions and answers).
Più sul versante della privacy, invece, è incentrata la novità annunciata da Instagram stessa alla rivista TechCrunch, secondo la quale – in ottemperanza alla prossima regolamentazione europea sul trattamento dei dati personali – presto verrà offerta agli utenti la possibilità di scaricare tutto ciò che sia stato condiviso su Instagram, con precisa menzione di foto, video, e messaggi, direttamente in-app, senza ricorrere a tool esterni (es. InstaPort). In questo modo, sarà possibile effettuare un backup della propria galleria fotografica online, od ottenere una copia dei propri dati in vista della chiusura dell’account, o della migrazione verso una piattaforma alternativa.