WhatsApp: la polizia mette in guardia contro la pericolosità di alcuni stickers

I famosi stickers di WhatsApp, attualmente largamente impiegati tra i preadolescenti e gli adolescenti, possono contenere messaggi pedopornografici, xenofobi e discriminatori potenzialmente pericolosi.

WhatsApp: la polizia mette in guardia contro la pericolosità di alcuni stickers

Una delle ultime novità viste su WhatsApp in ordine di tempo è rappresentata, senza ombra di dubbio, dagli stickers. Per chi non sapesse di cosa stessimo parlando si tratta di particolari immagini, di dimensioni contenute e, per certi versi, simili alle emoji e alle GIF. Gli sticker possono essere scaricati in pacchetti, in modo tale che uno specifico utente possa disporre di un certo numero di immagini attinenti ad uno specifico tema.

Recentemente WhatsApp, sulla falsa riga di quanto fanno i competitor, ha aggiunto la possibilità di creare pacchetti di stickers personalizzati. Questi possono essere creati partendo da proprie fotografie oppure, a seconda delle singole esigenze. può essere più agevole utilizzare applicazioni di terze parti. Sulla possibilità di creare propri pacchetti, in particolare, la polizia postale è intervenuta in maniera preventiva.

Gli stickers possono diffondere messaggi negativi e potenzialmente discriminatori

Nel suo intervento, la polizia postale ha tenuto in considerazione l’utenza che fa un maggiore uso degli stickers: gli adolescenti e i preadolescenti. Le forze dell’ordine invitano a fare attenzione all’uso che si fa dei pacchetti di stickers personalizzati. Essi, infatti, possono includere messaggi di tipo pedopornografici, xenofobi e discriminatori che, se utilizzati in modo improprio, sono in grado di costituire dei veri e propri reati (e nemmeno tanto leggeri).

L’avviso, principalmente rivolto a queste categorie di persone che abbiamo appena citato, è rivolto anche a genitori ed insegnanti. Spetta a loro il compito di vigilare sull’operato dei propri figli/studenti, educandoli opportunamente circa un uso consapevole dei social network in generale e, in casi molto particolari, non è da escludersi la richiesta di uno specifico intervento delle forze dell’ordine, nel caso in cui si configurino situazioni particolarmente spiacevoli.

Sebbene ci si sia riferiti in special modo a WhatsApp, l’avviso è da considerarsi valido per tutte le piattaforme di instant messaging che consentono la condivisione degli stickers in rete. Qualunque sia la piattaforma utilizzata, contenuti a sfondo razziale od offensivo nei confronti delle persone disabili (per fare alcuni esempi) sono ugualmente dannosi e, di conseguenza, si sconsiglia in ogni modo la diffusione senza controllo di tali elementi.

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