WhatsApp sembra aver iniziato la cosiddetta “fase 2” molto prima delle stesse istituzioni, con una profusione di attività che non ha mai conosciuto requie nemmeno nel clou della crisi da coronavirus: prova ne è l’arrivo di nuove indiscrezioni, riguardanti l’arrivo della pubblicità nei suoi Status e l’integrazione con la recente funzione Messenger Rooms.
Era il Facebook Marketing Summit 2019 quando Mark Zuckerberg, mostrandone il funzionamento, palesò l’intenzione di introdurre gli annunci pubblicitari nelle Storie di WhatsApp: a inizio 2020, però, il tutto venne annullato e il team che se ne occupava sciolto, con la conseguenza che venne rimosso dall’app il codice attinente sinora introdotto.
Nelle scorse ore, però, il portale The Information ha svelato che Menlo Park non ha declinato ex toto il progetto (come poi confermato da Facebook stessa al sito Engadget nel corso di un’intervista in cui si parla delle ads negli Status come di un’opportunità a lungo termine), anche se per portarlo a compimento ci vorrà del tempo, essendo prima necessario integrare le infrastrutture di Instagram, Messenger, e WhatsApp (aspetto per nulla facile, visto che l’app in verde è criptata, mentre le altre due no).
Secondo quanto riportato da The Infomation, l’arrivo della pubblicità su WhatsApp, al momento, opportuno sfrutterà il numero di telefono associato all’account Facebook e usato nella chat app, in modo che il pool di dati utente posseduto da Facebook tramite il social possa essere adoperato per veicolare annunci targhettizzati (sugli interessi) su WhatsApp (e Messenger/Instagram).
Nelle scorse ore, infine, nel Play Store di Android è giunta a disposizione la beta 2.20.139 di WhatsApp, prontamente analizzata – mediante reverse engineering – dai leaker di WABetaInfo che, a tal proposito, hanno scoperto come la stessa rechi tracce non evidenti in superficie di un’integrazione con il recente servizio Messenger Rooms.
Nello specifico, nella schermata di condivisione all’interno di un gruppo o una chat, ma anche nella scheda delle Chiamate che si apre ogni volta che si interpella un contatto, risulta presente una scorciatoia a “Room” che, previa una spiegazione, permetterà di creare una stanza virtuale di chat all’interno di Facebook.