L’epoca delle lettere è ormai passata da tempo, soppiantata dagli sms in diffusione sempre più avanzata su telefonini di ogni tipo. Quando sembravano essere giunti all’apice della comunicazione satellitare, i “geni“ del web si sono inventati WhatsApp! In poco tempo, questa parola, inizialmente impronunciabile ed inscrivibile, è entrata prepotentemente nel nostro vocabolario, e nel nostro parlare comune.
Analizziamo questa parola, che ha cambiato il nostro modo di dialogare a distanza, ed ha influenzato il nostro modo di essere e di approcciarci al prossimo. WhatsApp: molti, in modo scherzoso e fantasioso, hanno storpiato a più riprese questo termine, ma nessuno immaginava che questa applicazione col tempo sarebbe, come poi è avvenuto, diventata la migliore “invenzione” capace di calamitare milioni di persone, e renderle “schiave” del proprio utilizzo.
Quest’ applicazione è stata lanciata nel mondo intero nell’ormai lontano 2009, creata come messaggistica istantanea multipiattaforma per smartphone, da Jan Koum e Brian Acton, due ex impiegati della società informatica Yahoo. Oltre all’indovinatissimo utilizzo, anche il nome sembra particolarmente appropriato. Quest’ultimo, come facilmente intuibile, è di natura inglese e significa testualmente “What’s up, Come va?”, mentre “App” sta ad indicare applicazione. Inizialmente, l’applicazione è stata sviluppata per iOS, ma poi si è diffusa su tutti i principali sistemi operativi per smartphone.
L’utilizzo è alla portata di tutti, data la facilità di installazione e di uso, e soprattutto è un’applicazione gratuita “molto gradita a tutti”. Il tempo della buona notte e del buon giorno via cavo è stata quasi del tutto cancellato dall’invio del messaggino su WhatsApp: ebbene, tutto questo è messo a rischio, come da notizia divulgata proprio dall’app di messaggistica istantanea.
L’app è a rischio, già dall’imminente 31 dicembre 2017, per alcuni smartphone “datati” (in passato beneficiati da diverse proroghe). Infatti, come anticipato dal blog ufficiale di WhatsApp, gli utenti sono stati invitati a cambiare dispositivo. Gli sviluppatori fanno sapere che la decisione è stata presa a malincuore, ma necessaria, in quanto per alcuni smartphone non sarebbe più garantita la sicurezza dopo gli aggiornamenti.
I telefoni in cui non sarà possibile utilizzare WhatsApp sono quelli con: Nokia Symbian S60, dopo il 30 giugno 2017, BlackBerry OS e BlackBerry 10, dopo il 31 dicembre 2017, Windows Phone 8.0 e versioni precedenti, dopo il 31 dicembre 2017, Nokia S40, dopo il 31 dicembre 2018, Android 2.3.7 e precedenti, dopo l’1 febbraio 2020.