WhatsApp e la "Modalità Capibara": tra bufale e personalizzazioni

WhatsApp ha prontamente smentito l'esistenza di tali modalità, sottolineando che non sono state introdotte nuove funzionalità come la "modalità tartaruga" o la "modalità capibara".

WhatsApp e la "Modalità Capibara": tra bufale e personalizzazioni

Negli ultimi giorni, sui social media e su vari siti web, dopo le tante voci (anch’esse puntualmente smentite) a proposito di una millantata e chimerica “modalità tartaruga“, si è diffusa anche la notizia di una presunta “modalità capibara” (grande roditore del Sud America) su WhatsApp. Questa funzione sarebbe in grado di modificare l’icona dell’applicazione, sostituendola con l’immagine di un capibara. Tuttavia, è importante sottolineare che questa “modalità” non è una novità introdotta ufficialmente da WhatsApp, ma deriva da una semplice personalizzazione dell’icona tramite applicazioni di terze parti.

La personalizzazione delle icone delle applicazioni è una pratica comune tra gli utenti Android, resa possibile dall’utilizzo di launcher alternativi come Nova Launcher. Questi strumenti permettono di modificare l’aspetto delle icone, dei widget e dell’interfaccia utente in generale, offrendo un livello di personalizzazione elevato. Per applicare una modifica all’icona di WhatsApp, ad esempio, è sufficiente selezionare l’icona desiderata, come quella di un capibara, e assegnarla all’app attraverso le impostazioni del launcher.

È importante notare che questa modifica influisce esclusivamente sull’aspetto dell’icona e non sulle funzionalità dell’applicazione. Tuttavia, la diffusione della notizia riguardante la “modalità capibara” ha portato alcuni utenti a credere che si tratti di una funzione nascosta di WhatsApp, spingendoli a cercare di attivarla senza comprendere appieno il processo coinvolto.

Questo ha generato confusione e, in alcuni casi, preoccupazione tra gli utenti meno esperti, che potrebbero essere indotti a installare applicazioni non necessarie o addirittura dannose nel tentativo di attivare una funzione inesistente. È fondamentale, quindi, informare correttamente gli utenti su queste pratiche di personalizzazione, sottolineando che non esistono “modalità segrete” all’interno di WhatsApp che possano essere attivate senza l’uso di strumenti esterni.

Inoltre, è consigliabile prestare attenzione alle informazioni che circolano online, verificando sempre la fonte e l’affidabilità delle notizie prima di intraprendere azioni che possano compromettere l’esperienza d’uso o la sicurezza del dispositivo. 

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