WhatsApp continua ad affinare l’esperienza dei gruppi e, con l’aggiornamento beta per Android 2.25.35.6 distribuito tramite Google Play, porta finalmente nelle mani di alcuni tester una funzione attesa da mesi: i tag personalizzati per i membri dei gruppi. Si tratta di un’innovazione pensata per dare maggiore ordine alle chat più strutturate, soprattutto in ambito professionale, scolastico o comunitario, dove comprendere rapidamente chi ricopre un determinato ruolo può fare davvero la differenza nella gestione quotidiana delle conversazioni.
La funzione era stata individuata in precedenti versioni in fase di sviluppo e ora sta iniziando a raggiungere parte del pubblico, con un rollout graduale che proseguirà nelle prossime settimane. Il nuovo sistema dei tag permette a ogni utente di aggiungere una piccola etichetta sotto al proprio nome, visibile sia nell’elenco dei partecipanti sia nelle bolle dei messaggi. L’obiettivo è valorizzare il ruolo di ciascuno all’interno della chat, rendendo immediatamente riconoscibili figure come moderatori, coordinatori, docenti, responsabili di progetto o semplicemente utenti con competenze specifiche. Il tag può indicare un ruolo formale, ma può essere utilizzato anche per contestualizzare hobby, attività o responsabilità temporanee, mantenendo sempre una pertinenza con la natura del gruppo.
L’etichetta è totalmente gestita dall’utente, che la crea e la modifica senza alcun intervento degli amministratori, scegliendo un testo fino a trenta caratteri, privo di link o simboli particolari. Per aggiungere il tag, basta entrare nelle informazioni del gruppo, selezionare il proprio nome e inserire l’etichetta desiderata. La funzione è disponibile anche durante la creazione di nuovi gruppi, così da stabilire sin dall’inizio il ruolo di ogni partecipante e costruire un contesto più ordinato già dai primi scambi. L’utente può modificare la propria etichetta in qualsiasi momento, aggiornandola in base ai cambiamenti di compiti o responsabilità. Questa flessibilità rende la funzione particolarmente utile nelle chat dinamiche, in cui i ruoli si evolvono con il passare del tempo.
Una caratteristica fondamentale è la contestualità: ogni tag esiste esclusivamente nel gruppo in cui viene creato. Un utente può quindi essere “Docente” in un gruppo scolastico, “Moderatore” in un forum tematico e “Coordinatore eventi” in un gruppo di volontariato, senza alcuna interferenza tra le varie identità digitali. Questa scelta tutela la privacy e permette di diversificare il proprio profilo a seconda dell’ambito in cui si opera. I vantaggi della funzione sono molteplici. Nei gruppi numerosi, il tag consente di capire immediatamente a chi rivolgersi per una specifica esigenza, evitando messaggi fuori luogo o dispersioni nella conversazione. In chat dedicate a progetti complessi, la presenza di etichette chiarisce compiti e priorità, migliorando il flusso comunicativo. Anche nelle comunità più piccole il sistema rappresenta un valore aggiunto, perché contribuisce a rafforzare la percezione dei ruoli e a organizzare meglio le interazioni.
Gli amministratori, inoltre, potranno suggerire ai partecipanti di inserire tag legati all’uso della piattaforma — ad esempio “Android” o “iOS” — per facilitare il supporto e velocizzare la risoluzione di eventuali problemi tecnici. Al momento, la funzione è attiva solo per un numero limitato di beta tester, ed è previsto un rilascio progressivo che permetterà a WhatsApp di monitorare il comportamento del sistema, raccogliere feedback e perfezionare l’esperienza prima della distribuzione completa. Chi partecipa al programma beta potrebbe quindi vedere comparire la nuova opzione nei prossimi giorni, mentre gli altri utenti dovranno attendere qualche settimana affinché la funzione raggiunga un livello di stabilità sufficiente per diventare pubblica.