Whatsapp. Attenti all’SMS che invita a verificare l’account dell’app

Whatsapp è sempre di più oggetto di attenzione da parte degli hacker. L'ultima campagna virale che colpisce i nostri smartphone riguarda l'avviso di un'eventuale violazione delle policy d'uso di Whatsapp, con relativo invito a cliccare su un (fatale) link.

Whatsapp. Attenti all’SMS che invita a verificare l’account dell’app

La diffusione degli smartphone sta raggiungendo livelli tali che è praticamente impossibile non possedere almeno uno smartphone. Parimenti, la diffusione delle app di messaggistica è tale, complice la gratuità delle medesime, che gli SMS sono diventati un reperto archeologico. In verità, qualcuno che li usa c’è ancora: sono gli hacker che mandano un SMS per truffare gli utilizzatori di Whatsapp.

A dare notizia dell’ennesima campagna virale perpetuata ai danni di chi usa Whatsapp, il messenger più diffuso al mondo, è stata ancora una volta la pagina Facebook della Polizia Postale, ovvero “Una vita da social”. Quivi si legge che, ad alcuni utenti di vari operatori, è giunto un SMS col quale li si avvertiva che avevano violato le condizioni d’uso di Whatsapp: per evitare che l’account di questo servizio fosse loro cancellato, era necessario verificare l’account. Come? Cliccando un link come il seguente “verify-whatsapp.com/?p=347539246x” (l’ultima cifra è oscurata per evitare un click involontario).

Chiaramente, non essendosi verificata alcuna violazione nei termini di utilizzo di Whatsapp, si tratta di un attacco virale che mira a qualche scopo truffaldino. Diversi media online riportano la fantasiosa ipotesi che, cliccando su tale link, il telefono possa subire seri danni come il bruciarsi della scheda madre. Precisiamo che una cosa del genere NON può avvenire. Tuttavia è sempre bene non cliccare sui link provenienti da fonti sconosciute, anche se fanno leva sull’ansia degli utenti (come in questo caso), perché qualche trappola può esservi comunque celata.

Nella fattispecie, la toolbar di sicurezza “Netcraft” segnala tale link come un tentativo di phishing e, quindi, è verosimile che il sito di destinazione (ormai irraggiungibile in quanto bloccato) possa essere stato messo su con lo scopo di carpirci dati personali come log-in, credenziali online, o dati sensibili di natura finanziaria (account Paypal o dati della carta di credito).

In questo ed altri casi simili, resta sempre valido l’appello della Polizia Postale a non cliccare link di dubbia natura e, anzi, a cestinare immediatamente i vettori (sms, post, mail, messaggi) che li contengono.

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