Trump minaccia il ban di TikTok negli Usa, e non lascerà che Microsoft compri l’app

Donald Trump ha annunciato che potrebbe bannare TikTok negli Usa a partire da sabato, e si è dichiarato contrario all'acquisto della app da parte di una azienda americana dopo le voci dell'interesse di Microsoft. Ecco il motivo del ban di TikTok.

Trump minaccia il ban di TikTok negli Usa, e non lascerà che Microsoft compri l’app

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump aggiunge un “carico da 90” sulle dichiarazioni fatte venerdì riguardo al ban della app di social media TikTok. Dopo aver annunciato in conferenza l’intenzione di bandire la app cinese negli USA, ha dichiarato che potrebbe rendere esecutivo il ban già da sabato, tramite un ordine esecutivo o attraverso i poteri straordinari ottenuti grazie allo stato di emergenza economico.

Per quando riguarda TikTok, lo bandiremo dagli Stati Uniti. Ho l’autorità per farlo“, ha detto Trump ai reporter a bordo dell’Air Force One nel viaggio di ritorno dalla Florida.

Dopo le insistenti voci che Microsoft fosse in trattative per acquistare la popolare piattaforma, il presidente ha inoltre chiarito che non approverà l’acquisto di TikTok da parte di compagnie americane.

Secondo alcune voci, le trattative per il passaggio di proprietà dalla Cina all’America erano in corso, ma un accordo non è ancora stato raggiunto. TikTok, di proprietà della società ByteDance, è valutata a circa 50 miliardi di dollari, e gli attuali proprietari vorrebbero mantenere una minoranza di azioni. Dall’America invece la richiesta è quella di una cessione totale di proprietà.

TikTok, nata nel 2017, è la app di social media più popolare degli ultimi anni: vanta circa 800 milioni di user in tutto il mondo ed è particolarmente in voga tra i giovani.

Il motivo del ban da parte degli USA è la preoccupazione che la app sia utilizzata dal governo cinese per spiare gli utenti, portando così ad un rischio per la sicurezza della nazione. La ByteDance ha negato diverse volte i presunti legami con il governo cinese.

Il CEO Kevin Mayer ha definito le dichiarazioni di Trump “attacchi mascherati da patriottismo e con lo scopo di porre fine alla nostra presenza in America. Non siamo politici, non accettiamo pubblicità politiche, non abbiamo scopi politici. Vogliamo solo rimanere una piattaforma vibrante e dinamica che sia fruibile da tutti.

Nel frattempo in America la scorsa settimana è stata passata una legge che vieta a tutti gli impiegati federali l’utilizzo della app sugli smartphone lavorativi, e si è ora in attesa del voto del Senato.

Allo stesso modo, la campagna presidenziale del candidato democratico Joe Biden ha inoltre chiesto ufficialmente allo staff di non utilizzare la app sui propri telefoni, citando preoccupazioni relative alla privacy e alla sicurezza.

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