WhatsApp è una delle applicazioni di messaggistica più usate al mondo, ma anche una delle più esposte a tentativi di truffa e furto di dati. L’ultima in ordine di tempo riguarda un messaggio che arriva da un numero sconosciuto con prefisso indiano (+91) e che contiene una foto e un testo che dice: “Ciao, non ti contatto da molto tempo. Non so se ti ricordi ancora di me, quindi ti ho inviato una mia foto. Mi manchi molto. Come stai? Sono passato a un nuovo account Whatsapp e vorrei che tu aggiungessi il mio nuovo account Whatsapp. Possiamo connetterci meglio qui” e poi un link.
Si tratta di una truffa molto pericolosa, perché se si clicca sul link si rischia di perdere il controllo del proprio account WhatsApp e di esporre i propri dati personali e bancari ai malintenzionati.
Il messaggio è inviato in massa a numerose vittime potenziali, sperando che qualcuna cada nella trappola. Il truffatore cerca di sfruttare il fattore sorpresa e il lato emotivo delle persone, fingendo di essere un vecchio conoscente o un parente in difficoltà. Il consiglio degli esperti è quello di non rispondere al messaggio, di cancellare la conversazione e, se il numero è stato salvato, di eliminarlo subito dalla rubrica. Inoltre, bisogna sempre essere attenti a non fornire mai le proprie credenziali bancarie o i codici di verifica a 6 cifre o il PIN della verifica in due passaggi che WhatsApp invia via SMS o email per proteggere l’account.
Questa non è la prima volta che WhatsApp viene usata come mezzo per truffare gli utenti. In passato ci sono state altre truffe simili, come quella che prometteva una versione premium dell’app chiamata WhatsApp Gold, o quella che chiedeva di effettuare una ricarica urgente per un familiare in difficoltà, o quella che inviava un codice QR da scannerizzare per accedere alla versione web dell’app.
Per difendersi da queste truffe, bisogna sempre verificare la fonte dei messaggi ricevuti e non fidarsi di quelli sospetti o provenienti da numeri stranieri. Inoltre, bisogna attivare la verifica in due passaggi su WhatsApp e impostare un codice del dispositivo per bloccare l’accesso fisico al telefono. Infine, bisogna segnalare i tentativi di truffa al Commissariato di Polizia di Stato online – Sportello per la sicurezza degli utenti web, o al proprio operatore telefonico.