Spotify: widget iOS, polemiche, app per artisti, musica per podcasters

Creativa come non mai, dopo aver introdotto la facoltà di cercare le canzoni via testo, Spotify, protetto il proprio business con alcune restrizioni, ha messo in campo iniziative per podcasters, artisti, e per gli utenti della piattaforma iOS (14).

Spotify: widget iOS, polemiche, app per artisti, musica per podcasters

La celebre piattaforma di music streaming Spotify, nelle scorse ore, è risultata essere al centro delle polemiche per un comportamento improntato all’insegna del protezionismo: nel contempo, però, dal quartier generale dell’apprezzato bouquet musicale sono giunte alcune iniziative pregevoli, tra cui il varo di uno spin-off per sostenere la creatività degli artisti, e l’atteso widget per iOS. 

A fine Settembre, Spotify ha contribuito a fondare la Coalition for App Fairness che unisce altre realtà hi-tech nell’obiettivo di ottenere, da Apple, un trattamento più equo nell’App Store: curiosamente, però, nelle scorse ore è emerso che proprio la piattaforma svedese di Daniel Ek si è cimentata in un comportamento anti-concorrenziale. A darne notizia è lo staff di SongShift, il servizio che consente di trasferire le proprie playlist da una piattaforma di music streaming all’altra e vice versa, il quale ha reso noto ai suoi utenti che, partendo dalla release 5.1.2 del proprio client, non sarà più possibile trasferire le playlist da Spotify all’esterno, ma solo fare il contrario, cioè importarle da altrove, a fronte della minaccia di Spotify di revocare loro l’accesso alle sue API (con conseguente perdita di funzioni per gli utenti interessati a sincronizzare le proprie raccolte).

Passando al versante “construens” delle iniziative di Spotify, Soundtrap, azienda dal 2017 controllata proprio dal music streaming in verde, ha annunciato il varo dell’app gratuita “Soundtrap Capture” che, scaricabile dall’App Store, è a disposizione di qualsivoglia iPhone, iPod touch, iPad sia animato almeno da iOS 11. Nello specifico, il nuovo servizio di Spotify, concepito con la consulenza di vari artisti della scena musicale, permetterà agli artisti di registrare ovunque e quando desiderano, in alta qualità, i primi segni della propria ispirazione (un verso di una canzone, il riff di una chitarra venuti in mentre si sorseggia un caffè), invitando altri creativi a collaborare, sincronizzando il tutto – opportunamente backuppato – tra vari device (anche mobile e PC). 

A favore dei propri podcaster, limitatamente ad alcuni mercati (Australia, Canada, USA, Regno Unito, Irlanda, Nuova Zelanda) arriva, invece, l’annuncio di Spotify secondo cui potranno usare la musica della piattaforma, nei loro episodi, con gli autori delle tracce che saranno remunerati come per un normale stream, e gli utenti degli episodi che potranno interarire con la musica in essi ospitata ascoltandola (solo come anteprima se Spotifiers free), mettendo dei Like, salvandola, o consultandone i dettagli (in pratica come per un comune brano). 

Infine, Spotify, che in tal senso aveva avviato i collaudi tramite TestFlight nei giorni scorsi, ha già rilasciato per iOS una nuova versione del proprio client che, dalla release 8.5.80, permette di collocare sulla home del device Apple un proprio widget, di dimensione media, comprensiva di 4 elementi, o piccola, con 1 solo elemento, sostanziato dalla copertina dell’album, dell’artista, o del brano riprodotto in precedenza.

Tuttavia, per quanto sia semplice da introdurre (pressione in un’area vuota del display e tip sul segno “+” in alto a sinistra, con successiva scelta dello stesso), il widget di Spotify è sostanzialmente di sola lettura, cioè si limita a presentare delle info e non integra i controlli di riproduzione (per accedere ai quali si deve toccare il widget onde aprire l’app), facoltà non concessa da Apple alle app di iOS 14, perché non impattino sull’autonomia della batteria. 

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