Spotify e YouTube sono, senza dubbio alcuno, le principali realtà del mondo multimediale, con la prima focalizzata sui contenuti audio, e la seconda anche su quelli video: ambedue le piattaforme, nelle scorse ore, si sono rese protagoniste di novità davvero avvincenti, di prossima implementazione.
Da Spotify, la novità che potrebbe essere implementata in futuro è stata desunta da un brevetto, datato 2018, concesso alla piattaforma svedese lo scorso 12 Gennaio: nel caso specifico, si rende noto quanto sia dispendioso, come tempistiche, il processo d’acquisizione dei gusti degli utenti, basato sulla compilazione di lunghi sondaggi o la scelta degli artisti preferiti. Ciò avrebbe reso necessario pensare a un approccio diverso, appunto sostanziatosi nel brevetto per registrare il parlato delle persone e i rumori di fondo.
In tal modo, spiega il brevetto di Spotify, senza passare per input manuali da parti degli utenti, si potrebbero suggerire artisti, gruppi, generi e canzoni idonee dopo aver desunto dal parlato sia la comprensione di quanto detto, che metadati preziosi come età, sesso, accento, intonazione, stati d’animo. Dall’analisi dei suoni di fondo, invece, si potrebbe ricavare se la persona sia sola o con altri, magari in una festa, e se sia in auto, a casa, in treno, in prossimità di determinati luoghi che richiedano ritmi più pacati.
Al momento, non è chiaro se tale novità verrà implementata, posto che Spotify ha dichiarato di brevettare regolarmente molte innovazioni, e che non tutte vengono poi introdotte nei prodotti finali: tra l’altro, restano aperte alcune perplessità in tema di privacy, tra cui cosa ne sarà delle registrazioni una volta analizzate, e se la funzione andrà attivata manualmente, posto che nelle app il microfono viene sbloccato a seguito dell’autorizzazione consapevole dell’utente.
Da YouTube, altro grande player del segmento multimediale, sono in arrivo ben due novità. La prima, comunicata direttamente dal CEO della piattaforma, Susan Wojcicki, fa riferimento al fatto che verrà estesa anche ad altri mercati la funzione, attualmente in beta in India (ove ha totalizzato 3.5 miliardi di visualizzazioni giornaliere), degli YouTube Shorts. Tale feature consente di creare brevi video, sino a 15 secondi, anche unendo assieme più video di lunghezza minore attraverso gli strumenti di editing creativo che, tra le altre cose, permettono anche di regolare la velocità dello “Short” (cortometraggio) creato, e di aggiungervi della musica, all’interno dell’immensa libreria messa a disposizione da YouTube.
Sempre in tema di brevi video consumabili al volo, YouTube ha confermato, sempre ufficialmente, d’aver avviato un testa alpha, presso un piccolo numero di creators (es. youtube.com/watch?v=eS41x1YX1EA&feature=youtu.be), tramite web browser e app mobile (Android, e presto iOS), di una funzione – Clip (rappresentata dall’icona di una forbice) – che, simile a un’analoga feature di Twitch, permette di prelevare i punti salienti di un video (highlights da 5 a 60 secondi) che, già caricato o in live streaming, potrebbe durare anche varie ore, per creare (crea clip) una piccola sintesi video (che si riprodurrà in loop su filmato originale), cui può essere dato un titolo di massimo 140 caratteri, che potrebbe essere caricata sul proprio blog o sito web, condivisa via link per email, o direttamente tramite social e messaggistica.