Spotify permette di indicare quali playlist non debbano impattare sui suggerimenti

Nelle scorse ore Spotify ha annunciato una funzione che aiuterà l'utente a indicare di quali playlist non tener conto nel proporgli cosa ascoltare in futuro.

Spotify permette di indicare quali playlist non debbano impattare sui suggerimenti

Spotity, la celebre applicazione di streaming audio, intende puntare sempre di più sul concetto di personalizzazione, con l’ambizioso scopo di fornire all’utente esattamente l’ascolto di ciò che preferisce, e non di altro. Proprio con tale assunto si spiega il rilascio della novità di oggi, sostanziata in una nuova funzione.

Nel mondo di Spotify, il concetto di “profilo di gusto” indica l’idea che la piattaforma si è fatta dei gusti dell’utente in base ai suoi ascolti, poi usata per fornire consigli personalizzati su cosa ascoltare. Su tale profilo, però, possono impattare le playlist che per un motivo o l’altro si selezionano. I casi tipici sono di quando si ascolta un rumore bianco per addormentarsi, o di quanto si è genitori e i propri figli usano l’account degli adulti per ascoltare la propria musica.

In questi frangenti si rischia poi che tali scelte vadano a condizionare le playlist personalizzate proposte all’utente, ma non solo. Alcune playlist selezionate possono anche influenzare sulla raccolta Wrapped di fine anno, e in generale sulle metriche di data story, come “la canzone migliore, l’artista migliore e genere superiore“.

Per evitare che ciò accada, Spotify, resasi conto delle relative controindicazioni per l’utente, ha varato (lato mobile e desktop) la funzione “Escludi dal tuo profilo di gusto” (“Exclude from your Taste Profile”) che impedisce che certe playlist selezionate vengano prese in considerazione per costituire l’idealtipo d’ascolto dell’utente adoperato per consigliargli contenuti. Adoperare la nuova funzione è semplice, visto che basta selezionare una playlist e, dai 3 puntini in alto a destra, scegliere l’opzione in questione: da quel momento dal profilo di gusto saranno escluse le passate e future riproduzioni di quella data playlist anche se, volendo, dal percorso inverso, si potrà tornare indietro.

Spotify precisa che le playlist così “trattate” saranno comunque rintracciabili nella scheda home e che l’esclusione non riguarderà invece i brani apprezzati contenuti nella playlist esclusa. Inoltre, “i flussi di queste playlist verranno comunque conteggiati per il numero totale di minuti ascoltati“.

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