Spotify ha introdotto Mixa, una nuova funzione in versione beta dedicata agli utenti Premium, che promette di rivoluzionare l’esperienza di ascolto trasformando le playlist in veri e propri set musicali personalizzati. Grazie a questa novità, ogni utente può gestire le transizioni tra i brani, applicare effetti sonori, regolare curve di volume ed equalizzatori, dando vita a mix continui e armonici che ricordano l’approccio dei deejay professionisti.
L’obiettivo di Spotify è chiaro: offrire un controllo creativo più ampio, rendendo l’ascolto musicale più dinamico e coinvolgente. La funzione si attiva aprendo una playlist esistente o creandone una nuova, selezionando l’opzione “Mixa” dalla barra degli strumenti. Chi preferisce un approccio immediato può utilizzare la modalità “Auto”, che genera un mix istantaneo tra i brani, mentre gli utenti più esperti possono intervenire con impostazioni avanzate, scegliendo stili di transizione come “Fade” o “Rise” e regolando con precisione il punto migliore in cui inserire ogni passaggio, grazie all’analisi delle onde sonore e dei beat di ciascun brano.
I mix creati possono essere salvati, ascoltati e condivisi, permettendo anche collaborazioni tra abbonati Premium. Spotify ha fornito inoltre consigli pratici per ottenere un mix perfetto: selezionare brani con tempi simili e tonalità compatibili, partire da generi musicali che favoriscono mix fluidi come house o techno, e curare l’energia complessiva della playlist per costruire un percorso sonoro coerente e graduale. L’opzione si rivela ideale per attività come jogging, viaggi in auto o feste, dove la continuità musicale è fondamentale.
Un ulteriore livello di personalizzazione riguarda la parte visiva: le playlist mixate possono avere una copertina dedicata con sticker ed etichette esclusive, rendendo ogni raccolta unica anche dal punto di vista grafico. L’arrivo di Mixa coincide con un aumento del prezzo di Spotify Premium, che passa da 10,99 euro a 11,99 euro al mese per i piani individuali, incluso il mercato italiano.
L’azienda giustifica l’incremento come necessario per continuare a investire in innovazione e migliorare l’esperienza degli utenti, anche in un contesto di crescita più lenta del previsto degli abbonamenti e della competizione globale con altri servizi di streaming. Non sorprende quindi che Spotify introduca questa funzione per differenziarsi ulteriormente dai concorrenti. Apple Music, ad esempio, con iOS 26 ha già implementato AutoMix, una modalità automatica che regola le transizioni tra i brani analizzando tempo e ritmo dei brani successivi, creando un flusso continuo senza intervento manuale. Tuttavia, mentre AutoMix funziona principalmente in modalità automatica, Mixa punta a dare piena libertà creativa all’utente, trasformando ogni abbonato Premium in un vero deejay domestico.