Spotify ha annunciato oggi, 7 maggio 2025, una serie di aggiornamenti che promettono di trasformare il modo in cui gli utenti interagiscono con la musica sulla piattaforma. Le novità, già in fase di distribuzione graduale, includono un rinnovato design per la coda di riproduzione e nuovi strumenti per la gestione delle playlist, pensati per rendere la scoperta musicale più intuitiva e personalizzata. Queste funzionalità, presentate come un’evoluzione dell’esperienza di ascolto, sono state accolte con entusiasmo, ma sollevano anche interrogativi sul futuro della personalizzazione musicale.
Gli abbonati al piano Premium di Spotify possono ora beneficiare di un’interfaccia rinnovata per la coda di riproduzione. Toccando l’icona a tre linee in basso sullo schermo, si accede a un layout più chiaro e funzionale, con pulsanti per Shuffle, Smart Shuffle, Repeat e un pratico Sleep Timer. Una novità significativa è la possibilità di visualizzare i brani consigliati da Spotify una volta terminata la playlist corrente. Questo permette agli utenti di decidere in anticipo cosa ascoltare, aggiungendo un livello di controllo che in passato mancava.
Per chi preferisce un’esperienza più lineare, è possibile disattivare Autoplay e Smart Shuffle direttamente dalle impostazioni, una mossa che risponde alle richieste di chi trova intrusive le raccomandazioni automatiche. Tuttavia, questa iper-personalizzazione potrebbe non essere priva di difetti. L’algoritmo di Spotify, pur avanzato, rischia di creare una bolla musicale, limitando la scoperta di generi o artisti al di fuori delle preferenze abituali. La sfida per Spotify sarà bilanciare controllo utente e serendipità, un aspetto cruciale per mantenere viva la curiosità musicale. Spotify non si è limitato a migliorare la coda di riproduzione.
Il pulsante “Nascondi” è stato ottimizzato per nascondere un brano da una playlist su tutti i dispositivi, mentre la nuova funzione “Posticipa” (Snooze), in fase di test per gli utenti Premium, consente di escludere una traccia dai suggerimenti per 30 giorni. Questo strumento potrebbe essere utile per evitare brani che non si adattano al proprio umore, ma il limite temporale di 30 giorni potrebbe non soddisfare chi cerca un controllo più permanente.
Per quanto riguarda la gestione delle playlist, Spotify introduce opzioni più accessibili come Aggiungi, Ordina e Modifica, direttamente visibili in cima a ogni playlist. Gli utenti della playlist “Brani piaciuti” in mercati selezionati (Australia, Canada, Irlanda, Nuova Zelanda, Sudafrica, Regno Unito e Stati Uniti) possono ora filtrare i brani per genere e trasformarli in nuove playlist con un semplice tocco su “Crea in playlist”. Questa funzione, sebbene non ancora disponibile in Italia, dimostra l’impegno di Spotify nel rendere la creazione musicale più fluida.
Un altro aggiornamento riguarda l’accesso agli strumenti di creazione. Toccando il pulsante “+” nella Libreria, gli utenti possono creare playlist, collaborare con amici o utilizzare la funzione Match per generare liste personalizzate. Nei mercati supportati, lo stesso pulsante offre accesso a Jam, per ascoltare musica in tempo reale con amici, e ad AI Playlist, che genera selezioni basate su intelligenza artificiale. Quest’ultima, recentemente estesa a oltre 40 mercati ma non ancora disponibile in Italia o Brasile, rappresenta un passo avanti nell’uso dell’AI per la curatela musicale.