Spotify, il noto servizio di streaming musicale, ha recentemente annunciato un aggiornamento significativo per la sua app desktop: l’introduzione del Miniplayer. Questa nuova funzionalità, tanto attesa dagli utenti, offre la possibilità di accedere rapidamente alla riproduzione musicale mentre si svolgono altre attività sul computer, senza dover interrompere l’ascolto.
Il Miniplayer è stato lanciato inizialmente per gli abbonati Premium, ma è probabile che sarà esteso anche agli utenti con il piano gratuito in futuro. Questo nuovo strumento è stato progettato per essere funzionale e discreto, offrendo agli utenti un modo semplice per gestire la riproduzione musicale senza dover aprire la finestra principale dell’app Spotify. Attivare il Miniplayer è semplice: basta cliccare sull‘icona quadrata situata nell’angolo in basso a destra dell’app desktop.
Una volta attivato, il Miniplayer appare in una finestra mobile che può essere spostata, ridimensionata e sovrapposta ad altre applicazioni. Questa flessibilità consente agli utenti di adattare il Miniplayer alle proprie esigenze e preferenze, garantendo un’esperienza personalizzata e comoda. Il Miniplayer non sostituisce la finestra principale di Spotify, ma offre un modo alternativo per controllare la riproduzione musicale.
Include controlli essenziali come riproduzione/pausa, cambio traccia e regolazione del volume, oltre a fornire informazioni sulla traccia corrente e alla copertina dell’album o dei podcast. La finestra del Miniplayer può assumere diverse forme, tra cui una piccola barra, un quadrato o un rettangolo, ideale per la visualizzazione di video e altri contenuti disponibili sulla piattaforma. L’introduzione del Miniplayer è stata accolta positivamente dalla community di Spotify, che da tempo richiedeva questa funzionalità.
Nel 2019, una petizione online con oltre 3.000 sottoscrizioni chiedeva l’implementazione del Miniplayer, dimostrando l’interesse degli utenti per questa novità. Con il suo lancio, Spotify risponde alle richieste dei suoi utenti e si allinea con la concorrenza, come Apple Music, che offre una funzione simile da anni su Mac e Windows.