Spotify continua a reinventare il modo in cui scopriamo e ascoltiamo la musica, questa volta grazie a una collaborazione che segna un passo importante nell’integrazione tra intelligenza artificiale e intrattenimento. Da oggi, infatti, la piattaforma di streaming musicale si unisce ufficialmente a ChatGPT, offrendo agli utenti la possibilità di creare playlist personalizzate con un solo comando. La funzione “Spotify in ChatGPT” è già in fase di distribuzione su Android e iOS in oltre 145 Paesi, Italia compresa, e sarà accessibile a tutti — anche a chi non possiede un abbonamento Premium.
L’idea alla base dell’integrazione è tanto semplice quanto rivoluzionaria: permettere agli utenti di generare playlist partendo da richieste in linguaggio naturale, come “crea una playlist per una corsa al tramonto” o “suggeriscimi canzoni per rilassarmi dopo il lavoro”. Una volta collegato il proprio account Spotify a ChatGPT, l’assistente AI interpreta la richiesta e costruisce una selezione musicale coerente con il tema, lo stato d’animo o il genere indicato.
La prima connessione tra le due piattaforme richiede un’autorizzazione manuale, ma una volta completata, l’esperienza diventa fluida e immediata. ChatGPT mostra i risultati direttamente nella chat, con un widget che ricorda un mini-player di Spotify: è possibile ascoltare un’anteprima, aprire i brani nell’app principale o salvare l’intera selezione in una nuova playlist con un solo tocco. Gli abbonati a Spotify Premium potranno sfruttare le potenzialità dell’integrazione in modo ancora più profondo.
Sarà possibile, ad esempio, chiedere all’AI di creare playlist complesse basate su specifici parametri, come “rock alternativo degli anni Novanta con voce femminile” oppure “musica elettronica rilassante senza testi”. ChatGPT terrà conto non solo delle preferenze dichiarate, ma anche della cronologia di ascolto e dei gusti personali, creando un’esperienza musicale davvero personalizzata. Per chi utilizza la versione gratuita, invece, l’AI offrirà comunque un valido supporto nella scoperta di nuovi brani. ChatGPT potrà suggerire raccolte settimanali come “Discover Weekly” o “New Music Friday”, invitando l’utente a esplorare nuove uscite o artisti emergenti coerenti con i propri interessi musicali.
La collaborazione con ChatGPT non è un caso isolato. Spotify sta investendo da tempo nell’intelligenza artificiale per migliorare l’esperienza di ascolto e la qualità delle raccomandazioni. Già nel 2024 aveva lanciato un’estensione per Gemini, l’assistente AI di Google, e per YouTube Music. Inoltre, nel settembre 2025 è arrivata la modalità Lossless per gli utenti Premium, che consente di ascoltare brani in alta fedeltà.Più di recente, la piattaforma ha introdotto anche la possibilità di escludere determinate canzoni dal proprio “Taste Profile”, il sistema che definisce le preferenze musicali dell’utente e alimenta l’algoritmo di suggerimento. Un modo per garantire che le playlist e le raccomandazioni siano sempre più aderenti ai gusti reali di chi ascolta.