Scannerizzare un documento: le tre migliori applicazioni per farlo

Può capitare di trovarsi con uno scanner non più supportato dal proprio sistema operativo, o del quale si siano smarriti i driver: in questi ed altri casi, si può fare affidamento su vari programmi, gratuiti o trial, in grado di resuscitare il proprio scaner.

Scannerizzare un documento: le tre migliori applicazioni per farlo

In genere, quando si acquista uno scanner, la casa produttrice mette a disposizione dell’utente un programma di scansione basico, quasi mai ricco di funzionalità come un software commerciale. Inoltre, col passare del tempo, molti scanner non vengono più supportati: capita, quindi, che dispositivi ancora funzionanti siano pensionati prematuramente. In questa guida vedremo quali sono i migliori e più completi programmi gratuiti (o quasi) per scannerizzare i documenti, adatti alla maggior parte degli scanner oggi in circolazione.

Un primo programma da considerare è il gratuito “NAPS2”: una volta installato, il tool in oggetto permetterà di creare vari profili, associando a ciascuno di essi il driver da usare (WIA, o TWAIN), oltre a parametri inerenti la carta (alimentazione, formato, allineamento), o la resa grafica della stampa da ottenere (risoluzione, profondità di bit). A questo punto, scelto il profilo, si potrà far partire la scansione del documento posto sul piano del proprio scanner, con due particolarità operative piuttosto utili.

NAPS2, infatti, può essere impostato per scansionare più fogli in un solo PDF, senza dover ripetere la procedura di scansione ogni volta: basterà solo dargli un timing d’intervallo operativo. Inoltre, il medesimo programma ha anche una pratica funzionalità di OCR (con supporto all’italiano, e opzioni per variare luminosità e contrasto), che permetterà il riconoscimento ottico dei testi testé scannerizzati, onde poter generare PDF nei quali sia attuabile la ricerca delle parole.

Se, poi, vogliamo trasformare il nostro scanner o stampante multifunzione in una fotocopiatrice professionale, allora il non plus ultra è l’open source “iCopy” che, per giunta, è anche portable (non va installato). Dopo aver avviato il programma, l’utente dovrà solo scegliere la fonte della scansione (il proprio scanner), stabilirne alcuni parametri (acquisizione a colori, o in scala di grigi), e passare a configurare la stampante di uscita, con relative opzioni (numero di copie, stampa a colori, o monocromatica): a quel punto, tutto sarà pronto per stampare. Da segnalare, comunque, che anche iCopy permette di salvare i documenti scansionati, unendoli in un unico file PDF

Infine, se il nostro scopo è quello di resuscitare un vecchio scanner, possiamo provare col trialware “VueScan”: il programma in questione permette di riconoscere oltre 2500 scanner, offrendo loro il supporto a sistemi operativi MacOS, Linux, e Windows (XP, Vista, Seven, 8, 10). Tra le feature di VueScan, annotiamo la capacità di esportare i documenti scansionati nei formati PDF, JPG, TIFF e TXT, di riconoscerli via OCR, e di eseguire pratiche anteprime per selezionare al meglio l’area di scansione. La versione a pagamento, di tipo standard (sblocca tutte le funzionalità di riconoscimento caratteri), viene appena 39,95 dollari, e rappresenta una valida scelta qualora il programma, già in fase trial, abbia fatto al caso nostro.

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