Sanato il bug del browser Edge che rubava i dati da Chrome

L'articolo discute dell'aggiornamento del browser Microsoft Edge alla versione 121.0.2277.128, focalizzandosi sulla risoluzione di bug riguardanti l'importazione non autorizzata dei dati da Chrome.

Sanato il bug del browser Edge che rubava i dati da Chrome

Il browser Microsoft Edge ha recentemente rilasciato la versione 121.0.2277.128, disponibile per il download nel canale “Stable“. Questo aggiornamento è stato dedicato interamente al miglioramento delle prestazioni e all’eliminazione dei bug.

Tuttavia, le chiose all’aggiornamento sono state piuttosto scarne, limitandosi a menzionare la risoluzione di un particolare inconveniente riguardante la sincronizzazione e la visualizzazione della funzionalità di importazione dei dati dell’utente da altri browser. Uno dei principali problemi affrontati con questo aggiornamento è stato legato alla funzionalità di importazione dei dati del browser da altri browser all’avvio di Edge. In alcuni casi, questa funzionalità non veniva sincronizzata correttamente su più dispositivi, causando anomalie e talvolta avviando Edge in modo automatico senza il consenso dell’utente.

Fortunatamente, questo problema è stato risolto con l’aggiornamento, offrendo agli utenti una maggiore stabilità e controllo sull’uso del browser. Tuttavia, nonostante la risoluzione di questo problema, le note dell’aggiornamento non hanno menzionato altri bug o anomalie che gli utenti potrebbero aver riscontrato. Questo ha sollevato alcune preoccupazioni riguardo alla trasparenza e alla comunicazione da parte di Microsoft riguardo ai problemi del browser e alle relative correzioni.

Un’altra questione controversa emersa riguarda il modo in cui Edge importava dati da Chrome senza il consenso degli utenti. Questo comportamento è stato considerato dalla comunità online come una violazione della privacy e ha suscitato numerose critiche. Tuttavia, Microsoft ha rapidamente risolto il problema con un aggiornamento del browser, che ha risolto la funzionalità di importazione non autorizzata e ha garantito il consenso dell’utente. Questo episodio ha evidenziato la sensibilità delle questioni legate alla privacy e alla sicurezza dei dati degli utenti nei browser web.

Alcuni osservatori hanno paragonato le tattiche utilizzate da Microsoft alla promozione aggressiva tipica degli sviluppatori di spyware, sollevando preoccupazioni sulle pratiche etiche dell’azienda e sul rispetto della privacy degli utenti. A fronte di queste critiche, Mozilla ha commissionato uno studio per indagare sulle tattiche di Microsoft e sulle potenziali violazioni delle linee guida di progettazione. Inoltre, il Digital Markets Act (DMA) nei mercati del SEE potrebbe limitare le pratiche che danneggiano la concorrenza e violano i diritti degli utenti. 

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