Non sempre l’introduzione della telematica ha portato benefici alla nostra società. Anzi. Non per voler fare i luddisti del caso ma, a volte, la nascita di internet favorito il riprodursi di fenomeni spiacevoli già presenti nella nostra società. L’unica differenza, in effetti, è consistita nel fatto che, oggi, alcune minacce si riproducono in scala, diciamo, “globale”.
È il caso del bullismo che è diventato “cyber” a causa delle minacce che, attualmente, è possibile riversare anche sui social network (es. Facebook), sulle piattaforme di microblogging (Twitter) e su quelle di Domande&Risposte (come Ask).
In alcuni casi la “vittima” reagisce alle offese gratuite (o a comportamenti ben peggiori) con la semplice e saggia chiusura del proprio account sociale o, magari, con la segnalazione della questione alle forze dell’ordine. Altre volte, purtroppo, quello che magari era nato come scherzo, finisce in tragedia con la vittima, troppo sensibile, che preferisce uscirsene di scena togliendosi addirittura la vita.
Da oggi, per fortuna, contro il pericolo del cyberbullismo è a disposizione di tutti un’arma in più. Trisha Prahu, una ragazzina di 13 anni evidentemente colpita dalla tragedia che ha coinvolto una più giovane fanciulla, in collaborazione con un team di programmatori, ha realizzato un’applicazione, “ReThink”, semplice quanto efficace.
L’app in questione, disponibile gratuitamente sia per Android (https://bit.ly/1VdIDuH) che per iOs (https://apple.co/1KUHul3), non filtra – in arrivo – un messaggio che potrebbe urtare la probabile vittima ma, come dice il nome stesso, agisce…alla fonte!
Quando, in effetti, viene rilevato che un mittente sia sul punto di inviare un messaggio potenzialmente “dannoso” per l’altrui sensibilità, un alert sotto forma di pop-up lo invita a “re-think”, a ripensarci.
Sembrerà una difesa da nulla, e in alcuni casi purtroppo lo è stato, ma le statistiche di questa giovane applicazione testimoniano che il 4% delle persone “avvertite” ha poi desistito dal mandare l’attacco che aveva progettato. Poco, ma comunque molto in valori assoluti e…in termini umani. Brava Trisha!