Recensioni dei ristoranti? Su Google le faranno (anche) i critici vip

Google ha comunicato l'intenzione di migliorare i risultati delle ricerche relative ai posti in cui bere e consumare un pasto. Come? Grazie a pareri qualificati di critici e riviste del settore.

Recensioni dei ristoranti? Su Google le faranno (anche) i critici vip

Google continua la sua trasformazione da motore di ricerca a directory di tutto lo scibile umano. Negli ultimi tempi, le sue query si sono arricchite di ogni ben di Dio di servizi e informazioni possibili: ora, nei risultati relativi ai migliori posti in cui bearsi con i piaceri della tavola, arrivano anche le recensioni dei critici. Almeno sui device mobili.

Abbiamo visto come Google abbia introdotto i testi delle canzoni nei risultati delle ricerche e come, in questi ultimi, stiano sbarcando anche le applicazioni eseguibili in tempo reale e gli speed test. Ultima novità, in ordine temporale, la megasezione relativa alle Olimpiadi di Rio 2016, divisa per scheda tematiche, che apparirebbe ogni qualvolta si faccia una ricerca sull’argomento.

Sempre seguendo questo trend, Google ha comunicato – con un post ufficiale – la sua intenzione di migliorare i risultati dei migliori posti in cui bere e pasteggiare secondo le proprie preferenze. Ad oggi, quando si esegue una tale ricerca, i risultati vengono corredati solo con le recensioni degli utenti, prelevate direttamente da Google Maps.

Ora, con la nuova funzione, accanto alle recensioni “dal basso”, arriveranno anche quelle “dall’alto”, o meglio, quelle qualificate. A contribuire, in tal senso, saranno critici affermati ma anche riviste e siti piuttosto autorevoli (per il momento, si fanno i nomi di Michelin, Zagat, Eater e Serious Eat).

Accanto alle recensioni “VIP”, saranno inclusi anche elenchi-guida tematici sull’esempio dei “5 migliori ristoranti a Los Angeles in cui mangiare pizza italiana” o “i 10 migliori ristoranti cinesi a New York”, sempre realizzati dalle fonti qualificate citate prima. Non solo: per ogni risultato indicato, dovrebbe essere fornito anche il tempo medio di permanenza degli utenti: una sorta di indicatore matematico ed oggettivo sulla qualità ed il gradimento riscontrato dal locale in questione. 

Com’è facile intuire dai nomi fatti, la funzionalità secondo la quale Google introdurrà il parere dei critici per aiutare a scegliere i posti in cui “ristorarsi” gastronomicamente sarà attiva all’inizio negli Stati Uniti e sarà a disposizione, tramite l’app Google, per locali e turisti. Col tempo, poi, dovrebbe/potrebbe esser messa a disposizione di tutta l’utenza di questa nota app mobile. 

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