Partito il roll-out del nuovo Android Auto, con interfaccia rinnovata, multitasking e automatismi

Nelle scorse ore, è partito ufficialmente il roll-out, promesso mesi fa da Google, del nuovo Android Auto che, da oggi, beneficia di un'interfaccia rinnovata all'insegna dell'usabilità, con una notevole attenzione al multi-tasking e agli automatismi.

Partito il roll-out del nuovo Android Auto, con interfaccia rinnovata, multitasking e automatismi

L’attesa (dall’I/O 2019 di Maggio) si è rivelata lunga ma, alla fine, alla vigilia del mese più sfruttato per la “transumanza” vacanziera, Google ha avviato il roll-out (accreditato di un completamento globale entro qualche settimana) della nuova versione di Android Auto, limitatamente alla parte che viene caricata sui veicoli, con la controparte destinata agli smartphone, destinata – nei prossimi mesi – a scomparire in favore di una modalità auto gestita da e con Assistant

Secondo le testimonianze dei primi utenti che hanno potuto beneficiarne, il nuovo Android Auto presenta un’interfaccia del tutto rinnovata, in grado di adattarsi automaticamente, senza l’intervento dell’utente, nel caso di schermi più ampi del consueto, riempiendo lo spazio in eccesso con varie informazioni, dati sulla navigazione, o dei controlli per la fruizione multimediale. Sempre in ottica “visuale”, l’utente potrà variare gli accenti di colore per ottenerne di allineati agli interni dell’auto, impostare particolari caratteri, e avvalersi della modalità scura (attiva di default) per accrescere la leggibilità delle informazioni.

La prima novità tecnicamente tangibile, al di là delle mere questioni di restyling, si ottiene entrando in auto, allorché lo smartphone si aggancia al Bluetooth del veicolo: a quel punto, Android Auto si avvia automaticamente, riprendendo l’ascolto musicale da dove s’era interrotto sullo smartphone, o caricando l’ultima app eseguita quando si era in auto, che sia sempre una per l’intrattenimento (con la copertina degli album visualizzata in forma leggermente sfocata sullo sfondo), o una per la navigazione. 

La campanellina a destra permetterà di attenzionare le notifiche (oltre che dei promemoria) sulle ultime chiamate o messaggi ricevuti, potendo – col microfono vicino – provvedere a una pronta risposta (passando per Assistant). Al centro, invece, la barra di navigazione può essere utilizzata per rapportarsi con l’interfaccia senza interrompere l’app in primo piano e, con la medesima accortezza, consente anche di cambiare quella in background mediante un semplice tocco con – in più – la possibilità di avvalersi dei controlli multimediali nel caso si abbia a che fare con Spotify (o, inversamente, di continuare a leggere le indicazioni di navigazione se – in primo piano – c’è proprio un applicativo musicale). 

A sinistra, sempre in basso, la prima icona (Home) richiama il launcher che, come sugli smartphone, non solo mostra l’elenco di tutte le app presenti o compatibili ma, per minimizzare le distrazioni e le perdite di tempo, colloca in una riga evidenziata in alto quelle soggette a un più frequente utilizzo. Il già menzionato drawler delle applicazioni mostrerà, accanto ad alcune di esse (una sorta di scorciatoia), il simbolo di Assistant, chiaro segno che sarà possibile interagirvi con i comandi vocali, per chiedere – ad esempio – gli appuntamenti del calendario, le ultime notizie, le previsioni meteo, etc, sempre beneficiando del fatto che, se nel frattempo era in riproduzione una playlist o un podcast, questi ultimi riprenderanno – dopo – dal punto in cui s’erano interrotti. 

Trattandosi di Android Auto, non poteva venir meno un cadeau per la navigazione, qui semplificata in vari modi, con la conseguenza che sarà possibile far partire un percorso al volo, tippando una delle località suggerite, avvalendosi della destinazione impostata lato smartphone, o ricorrendo al provvidenziale aiuto del concierge Assistant. 

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