Office sbarca anche su Chrome (e su Linux Ubuntu) grazie ad un add-on

Microsoft, ultimamente, punta molto sulla creazione di "universal app" che permettano di proseguire i compiti operativi da un device all'altro, al volo. Office, ormai, va proprio in questa direzione grazie ad un add-on per il browser Chrome

Office sbarca anche su Chrome (e su Linux Ubuntu) grazie ad un add-on

Ultimamente la Microsoft sta investendo molto nella creazione di un ecosistema operativo che sia in grado di animare dispositivi hardware di tipo diverso, come tablet, smartphone e notebook (PC). L’obiettivo è dimostrare che il proprio OS è decisamente molto versatile ed offre una buona esperienza d’uso su qualsiasi tipo di macchina.

La meta in questione è ancora lungi dall’essere raggiunta ma, intanto, Redmond si muove per tempo e con intelligenza. E’ notizia di queste ore, infatti, che lo staff della Microsoft ha reso disponibile la versione di Office online anche per gli utenti che utilizzano il browser Chrome, tramite un’apposita add-on (https://bit.ly/1Md835I): in questo modo, quindi, il pacchetto operativo di Redmond riuscirebbe a sbarcare (e a farsi apprezzare) sia sui device mobili non Lumia che sulla piattaforma Linux Ubuntu dove Chrome è uno dei browser più scaricati.

L’obiettivo di questa mossa, come già accennato, è quello di far sì che il mondo Microsoft venga apprezzato anche dagli utenti che, abitualmente, utilizzano altri ambienti ed altre suite di produttività.

Tuttavia, sotto, c’è anche altro, molto altro. Creare un Office che riesca a girare su molteplici ecosistemi operativi è un vecchio sogno di Satya Nadella che pensava, già tempo fa, di farne una sorta di universal app in grado di funzionare bene su device di diverse realtà di modo che fosse possibile iniziare un’operazione su un computer, ad esempio, proseguirla sul proprio iPad e, magari, riguardarla – a tempo perso – sul proprio smartphone Android. Riprendendo il compito operativo, di tappa in tappa, dall’esatto punto nel quale lo si era lasciato in precedenza.

Non manca, infine, un’altra motivazione che si lega assai strettamente con l’uscita di Windows Threshold 2 (verosimilmente) il 10 Novembre 2015: come sappiamo, la nuova edizione di Windows 10 NON porterà in dote le estensioni per il browser EDGE e, per questo motivo, Microsoft potrebbe voler tenere alta l’attenzione sulla sua capacità di creare buone estensioni proprio col varo dell’add-on testé illustrata per Chrome.

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