In vista del pensionamento di Play Music, Google continua a far esordire (o trasferire) funzionalità su YouTube Music che, anche nelle scorse ore, ha ottenuto non pochi aggiornamenti: anche il client standard della celebre piattaforma, si avvia a introdurre una novità, consistente – però – in un “taglio funzionale”, da attuarsi appena dopo l’estate.
Secondo quanto rendiconta 9to5Google, nel mese di Luglio, alcuni utenti di YouTube Music hanno notato, nella parte alta della loro Libreria, che il carosello “Last played” veniva rinominato come “Recent activity” (Attività Recenti), con all’interno, l’elenco (non inclusivo delle mere tracce musicali) delle ultime playlist e album aggiunti alla Libreria.
Proprio tale sezione, come confermato da alcuni utenti di Reddit, ha guadagnato (lato web, ma anche su Android e iOS) una nuova aggiunta: cliccando o toccando la voce “Attività Recenti”, viene visualizzato un elenco, “Cronologia”, che mostra una visione combinata di ciò che si è salvato, ordinato in senso cronologico inverso secondo una prassi già adottata proprio in Google Play Music, nella sua pagina “Recenti”.
Un’altra novità riscontrata su YouTube Music (in questo caso nella variante Android) è la funzione, in corso di sviluppo da Giugno, che permette la riproduzione della musica su dispositivi esterni (cuffie cablate, infotainment Bluetooth da auto, etc): in questo caso, la stessa è stata inserita, già abilitata per default mediante apposito selettore, nelle impostazioni, tra le voci “Modalità con restrizioni” (Restricted mode) e “Tocca due volte per cercare” (Double-tap to seek).
Infine, Google ha annunciato, ufficialmente, che dal 28 Settembre 2020, sarà chiuso il supporto alla creazione di sottotitoli da parte degli utenti che, con tale sistema, potevano caricare le proprie traduzioni di alcuni video redatti in quella che non era la loro lingua natale (per l’inglese verso le altre lingue è presente una traduzione automatica). Secondo Mountain View, la motivazione della decisione, che non coinvolgerà i sottotitoli già caricati sino alla data fatidica, consisterebbe nello scarso uso dello strumento, anche se non è da scartare la realtà secondo cui i sottotitoli proposti dai comuni utenti fossero spesso colmi di spam, di bassa qualità con molti errori, e con sproloqui violenti, tanto da destare non poche lamentele.