Novità multimediali del momento: Spotify Premium e YouTube cambiano le regole del gioco

Spotify Premium affronta un bug che fa apparire la pubblicità, mentre YouTube segna una svolta con il superamento del traffico da smartphone, ora battuto dalle smart TV.

Novità multimediali del momento: Spotify Premium e YouTube cambiano le regole del gioco

Le novità nel mondo delle piattaforme multimediali non smettono mai di stupire, portando con sé cambiamenti significativi nelle abitudini di consumo degli utenti. Da un lato, Spotify Premium, il servizio di streaming musicale che promette un’esperienza senza pubblicità, ha dovuto affrontare un bug che ha messo in crisi la fiducia degli abbonati. Dall’altro, YouTube ha recentemente registrato una tendenza sorprendente: per la prima volta, le visualizzazioni sui dispositivi televisivi hanno superato quelle sui dispositivi mobili, segno che anche il modo di fruire dei contenuti video sta cambiando. Analizziamo entrambe le novità e ciò che significano per gli utenti.

Spotify Premium: un bug fa apparire la pubblicità per gli utenti paganti

Il servizio Spotify Premium è da sempre sinonimo di ascolto musicale senza interruzioni pubblicitarie. Tuttavia, una nuova problematica ha messo alla prova la fiducia degli utenti paganti: un bug, simile a uno verificatosi nel 2020, ha fatto sì che, nonostante il pagamento di un abbonamento, alcuni utenti si trovassero a dover sopportare gli annunci pubblicitari durante le sessioni di ascolto. Questo problema ha colpito una vasta gamma di utenti, da quelli su Android a quelli su iPhone, passando per chi utilizza il Web Player o dispositivi smart home.

Spotify ha prontamente riconosciuto il problema e ha avviato una discussione sulla propria piattaforma per raccogliere segnalazioni dettagliate dai propri abbonati. Tra le informazioni richieste, ci sono dettagli sul dispositivo utilizzato, la versione dell’app, la tipologia di annuncio visualizzato e le soluzioni già tentate (come la disconnessione, la cancellazione della cache o la reinstallazione dell’app). Nonostante l’inconveniente, gli utenti sembrano sperare in una rapida risoluzione del problema, soprattutto considerando i vari piani Premium che vanno dai 5,99€ al mese per gli studenti ai 17,99€ per il piano Family. Spotify ha promesso di lavorare alacremente per trovare una soluzione, con la speranza che i disagi possano essere risolti nel più breve tempo possibile. Rimane inoltre una speranza che l’azienda possa offrire qualche tipo di risarcimento per i giorni in cui il servizio non ha rispettato le aspettative degli utenti, come già accaduto con altri servizi in passato.

YouTube: la TV supera lo smartphone come principale dispositivo di visualizzazione

In un’incredibile inversione di tendenze, YouTube ha annunciato che, per la prima volta nella sua storia, il traffico proveniente dai dispositivi televisivi ha superato quello degli smartphone. Questa novità è stata confermata dal CEO Neal Mohan, che ha rivelato che gli utenti ora guardano oltre un miliardo di ore di contenuti ogni giorno sugli schermi televisivi. Un dato che segna un cambiamento radicale nelle abitudini di consumo di video, spingendo YouTube a concentrare sempre più attenzione sui dispositivi di grandi dimensioni. Il cambiamento è anche frutto degli sforzi della piattaforma per ottimizzare l’esperienza utente sulle TV.

Funzionalità come la visualizzazione dei commenti e delle descrizioni a lato dello schermo, l’organizzazione dei contenuti in “stagioni” e la funzione Watch With (per consentire ai creator di commentare in diretta eventi e giochi) hanno reso YouTube ancora più interattivo e fruibile tramite il telecomando. Inoltre, il successo di YouTube TV, il servizio di streaming che ha raggiunto gli 8 milioni di abbonati negli Stati Uniti, dimostra la crescente popolarità della piattaforma anche nell’ambito della TV tradizionale. YouTube ha anche spinto con decisione i suoi contenuti esclusivi come Shorts, podcast e dirette streaming, riuscendo a costruire un’esperienza sempre più ricca per gli utenti. Con i piani per continuare a migliorare la funzionalità di Key Plays e multiview, YouTube sembra destinato a consolidare ulteriormente il suo predominio nel mercato dello streaming.

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