Microsoft ha scelto l’edizione 2025 di Ignite per ridefinire il proprio ecosistema professionale, tracciando una linea evolutiva che unisce produttività, sicurezza e automazione in un’unica cornice coerente.
La prima grande novità riguarda Microsoft 365 Copilot, che entra in una fase di espansione senza precedenti introducendo Agent dedicati per Word, Excel e PowerPoint, un Agent Mode esteso e una nuova integrazione con Sora 2 di OpenAI. Il cuore del cambiamento è la capacità di trasformare un semplice prompt in documenti completi, analisi approfondite, deck strutturati e contenuti multimediali generati in modo naturale, con Copilot che dialoga, fa domande mirate e interpreta email, file aziendali e riunioni grazie a Work IQ.
L’obiettivo è costruire un flusso di lavoro in cui l’utente non deve più definire manualmente ogni passaggio, ma guidare l’agente attraverso un percorso conversazionale che gestisce ricerca, organizzazione, formattazione e aggiornamento dei contenuti. La possibilità di integrare Sora 2 porta Copilot anche nel mondo video, aprendo la strada alla creazione di clip professionali utilizzando prompt testuali, sostituzione automatica delle sequenze e strumenti per voiceover, musica e branding.
Parallelamente si evolve Outlook, che introduce una modalità vocale capace di riassumere email e gestire le operazioni più comuni in modo naturale, e un nuovo sistema di scheduling che riconosce conflitti, propone alternative e riprogramma autonomamente gli appuntamenti. In SharePoint arriva il reasoning avanzato sui metadati, mentre Copilot Notebooks offre panoramiche dinamiche e sintesi video istantanee per tenere sotto controllo l’attività dei progetti.
A completare questo ecosistema arriva Microsoft 365 Copilot Business, pensato per piccole e medie imprese interessate ad automatizzare attività operative come sintesi email, analisi dati e redazione di documenti, con un costo di 21 dollari al mese per utente. Il secondo grande capitolo presentato a Ignite riguarda Edge for Business, che si trasforma in un browser sempre più intelligente e orientato alla protezione dei dati aziendali.
La novità più significativa è Copilot Mode, un’evoluzione che rende il browser capace di gestire azioni multi-step, analizzare contesti complessi e fornire risposte più sofisticate grazie al multi-tab reasoning. L’accesso unificato tra ricerca, chat e file accelera la navigazione e permette all’utente di interagire con la propria attività giornaliera in modo più immediato. Daily Briefing diventa una sorta di assistente personale integrato nel browser, capace di mostrare riunioni imminenti, attività rilevanti e priorità, mentre un nuovo sistema di cronologia intelligente consente di recuperare pagine anche dopo mesi attraverso richieste in linguaggio naturale.
L’aspetto più rilevante per il mondo enterprise arriva però dal lato della sicurezza, con controlli specifici per i dispositivi gestiti da fornitori esterni, watermark visibili per i contenuti riservati e un protected clipboard che definisce confini sicuri per copia e incolla senza bloccare la produttività. A chiudere il trittico delle novità è una trasformazione senza precedenti di Windows, che si prepara a diventare una piattaforma nativa per agenti AI.
È una scelta che segna un cambio di paradigma: l’AI non opera più sopra il sistema, ma dentro il sistema. Gli agenti funzionano come piccoli utenti virtuali, indipendenti e isolati, capaci di gestire attività complesse senza toccare il desktop o interferire con le applicazioni aperte. L’esperienza Ask Copilot sostituisce la distinzione tradizionale tra ricerca, automazione e assistenza, rendendo Copilot un vero centro di controllo dal quale avviare agenti, monitorarne l’operato e interagire con file e servizi. Anche la taskbar cambia volto, ospitando icone dedicate agli agenti attivi che mostrano stato di avanzamento e notifiche, un passo che porta Windows verso una nuova definizione di multitasking.
Infine, Microsoft ha annunciato una delle novità più attese dagli utenti di Windows 11: il ritorno della visualizzazione degli eventi direttamente nel calendario fluttuante della barra delle applicazioni, una funzione presente in Windows 10 e inspiegabilmente rimossa con il passaggio alla versione successiva del sistema operativo. Con questa scelta, l’azienda dimostra di voler colmare le lacune evidenziate dalla community e di voler incentivare il più possibile il passaggio definitivo alla piattaforma più recente, soprattutto in vista della fine del supporto per il predecessore. Finora, il calendario accessibile dalla barra delle applicazioni in Windows 11 era poco più di un pannello statico, utile solo per consultare rapidamente una data.
L’impossibilità di visualizzare appuntamenti imminenti, riunioni o promemoria lo rendeva uno strumento limitato rispetto al passato, costringendo gli utenti a ricorrere manualmente alle app integrate o alle soluzioni cloud. Il nuovo aggiornamento, che arriverà inizialmente in versione preliminare nel mese di dicembre, pone fine a questa mancanza e reintroduce un vero e proprio pannello agenda, completo e immediato.
Secondo quanto dichiarato dalla Microsoft, questa implementazione serve a rendere più fluido l’ambiente di lavoro e a integrarlo meglio con la crescente presenza dell’intelligenza artificiale all’interno dell’ecosistema Windows. Si tratta infatti di un tassello di una strategia più ampia che include l’estensione del Copilot in diverse aree del sistema e l’arrivo di strumenti che puntano a rendere più efficienti le attività quotidiane.
Tra le novità più recenti rientrano, per esempio, i riepiloghi intelligenti per posta elettronica in Outlook, una maggiore interazione tra Copilot e il browser Edge e lo sviluppo di veri e propri agenti autonomi in grado di operare in ambienti dedicati. La spinta verso un Windows più moderno, però, non si limita alla produttività. Tra le innovazioni accompagnate a questo pacchetto, merita attenzione la nuova versione di BitLocker, che nelle future macchine del 2026 beneficerà finalmente dell’accelerazione hardware. Questo permetterà una cifratura più veloce e al tempo stesso più solida, grazie all’utilizzo di risorse dedicate presenti nei chipset più recenti. Il risultato sarà un avvio più rapido, una minore incidenza sulle prestazioni e un livello di protezione complessivamente più elevato.