Microsoft sta consolidando la propria strategia per integrare sempre più l’intelligenza artificiale nel mondo del gaming e del sistema operativo Windows. Le ultime novità confermano questa direzione, con due annunci che guardano sia al presente che al futuro: l’arrivo dell’Xbox Copilot nella Game Bar di Windows 11 e la presentazione del concept “Windows 2030 Vision”, che anticipa come cambierà il modo di interagire con il PC nei prossimi cinque anni.
Xbox Copilot nella Game Bar: assistenza AI integrata per i gamer
L’Xbox Copilot, già disponibile su dispositivi Android e iOS, debutta ora anche nella Game Bar di Windows 11, inizialmente in fase di test per gli iscritti al programma Xbox Insider in regioni selezionate come Stati Uniti, Giappone e Australia. La funzione si presenta sotto forma di widget interattivo che fornisce supporto contestuale basato sul gioco in esecuzione, consentendo ai giocatori di porre domande via testo o voce senza dover uscire dalla schermata.
Le possibilità sono ampie: dal recupero del registro delle conquiste, fino a consigli tattici durante le partite. Nei test condotti con Overwatch 2, ad esempio, il Copilot è stato in grado di suggerire eroi per bilanciare la squadra in tempo reale. Non manca la capacità di analizzare screenshot e spiegare cosa sta accadendo a schermo, identificando obiettivi o avversari. Al momento il servizio è disponibile solo in inglese, ma Microsoft ha dichiarato di volerlo estendere in futuro ad altre lingue e regioni. L’azienda sta inoltre valutando ottimizzazioni per l’utilizzo del Copilot su dispositivi portatili come l’Xbox Ally, confermando l’obiettivo di unificare le esperienze AI su tutta la piattaforma Xbox e Windows.
Windows 2030 Vision: verso un’interfaccia multimodale
Se il Copilot nella Game Bar rappresenta il presente, la “Windows 2030 Vision” è un assaggio del futuro. In un video-intervista, David Weston, vicepresidente Enterprise & Security di Microsoft, ha spiegato come l’azienda voglia superare il tradizionale paradigma di mouse e tastiera, paragonandolo all’uso che la Generazione Z fa oggi del vecchio MS-DOS: uno strumento ormai limitato rispetto alle potenzialità attuali.
L’idea è quella di un Windows capace di interagire in modo multimodale, comprendendo ciò che l’utente vede e sente, e rispondendo a comandi vocali o testuali per eseguire compiti complessi. Secondo Weston, il sistema operativo diventerà un vero e proprio agente AI, in grado di anticipare le necessità dell’utente e agire proattivamente. Secondo indiscrezioni, Microsoft ha già un prototipo di questa interfaccia, che integra le funzioni di Copilot direttamente con il browser Edge, aprendo a un’interazione ancora più fluida tra web e sistema operativo. La serie di interviste “Windows 2030 Vision” dovrebbe proseguire, rivelando ulteriori dettagli nei prossimi mesi.