Microsoft ha recentemente scatenato discussioni accese con la sua decisione di integrare l’assistente AI Copilot nei pacchetti di abbonamento Microsoft 365 in Australia e in alcuni paesi del Sud-est asiatico. Questa mossa obbliga gli utenti ad adottare Copilot, un assistente basato su intelligenza artificiale progettato per migliorare la produttività in Word, Excel e PowerPoint, aumentando contemporaneamente i costi dell’abbonamento.
In Australia, gli utenti hanno visto la loro tariffa mensile aumentare da 11 a 16 dollari australiani senza la possibilità di scegliere se includere o meno Copilot. Questo ha suscitato malumori, paragonando l’esperienza al ritorno del vecchio e poco amato Clippy, l’assistente virtuale di Microsoft degli anni ’90, noto per i suoi suggerimenti intrusivi.
Alistair Fleming, uno youtuber australiano, ha criticato il sistema, definendo l’apparizione del logo arcobaleno di Copilot durante la scrittura come “irritante“. Dopo aver scoperto che non era possibile disattivare il servizio, ha deciso di annullare l’abbonamento, preferendo alternative come Google Docs. Copilot è il fulcro della strategia di Satya Nadella, CEO di Microsoft, per espandere il business AI dell’azienda. Basato sulla tecnologia sviluppata da OpenAI, in cui Microsoft ha investito circa 14 miliardi di dollari, Copilot è progettato per assistere gli utenti nella creazione di contenuti, come riassunti di email e presentazioni.
Il servizio è già disponibile in versione premium negli Stati Uniti a un costo di 20 dollari mensili, oltre al prezzo standard di Microsoft 365.Tuttavia, Copilot ha incontrato difficoltà nel competere con prodotti come ChatGPT di OpenAI, che ha registrato oltre 433 milioni di download tra maggio 2023 e dicembre 2024, rispetto ai soli 37 milioni di Copilot nello stesso periodo.
Nonostante ciò, Microsoft afferma che il 70% delle aziende Fortune 500 utilizza Copilot e che i ricavi annuali derivanti dai suoi servizi AI supereranno presto i 10 miliardi di dollari. Le aziende che hanno adottato Copilot hanno mostrato reazioni contrastanti, con alcune che sollevano dubbi sulla precisione dei risultati e sulla sicurezza dei dati. Nonostante le rassicurazioni di Microsoft sul rispetto degli standard di privacy, molti clienti si chiedono se il costo aggiuntivo sia giustificato dai benefici.
La mossa di forzare Copilot sugli utenti ha sollevato preoccupazioni anche tra i consumatori privati, che considerano discutibile la mancanza di scelta. L’approccio potrebbe essere un tentativo di abituare i clienti all’uso dell’assistente AI in vista di futuri strumenti automatizzati più avanzati, come gli agenti AI capaci di gestire interazioni complesse, quali prenotazioni o assistenza clienti.