In un’epoca dominata da innovazione digitale e crescente attenzione alla sicurezza, due giganti del tech come Microsoft e Tinder stanno riscrivendo le regole dell’identità online. Da un lato, Microsoft Authenticator si prepara a voltare pagina, abbandonando la gestione delle password per spingere l’utente verso un futuro “passwordless” tutto basato su browser e biometria. Dall’altro, Tinder lancia negli Stati Uniti un sistema di riconoscimento facciale obbligatorio per i nuovi iscritti, dichiarando guerra aperta ai profili falsi. Due novità solo in apparenza distanti, che in realtà convergono su un obiettivo comune: rendere l’esperienza digitale più sicura, fluida e autentica.
Microsoft Authenticator: il futuro della sicurezza è senza password
Per anni, Microsoft Authenticator ha rappresentato una soluzione pratica e apprezzata per salvare, sincronizzare e inserire automaticamente password, oltre che per generare codici di autenticazione a due fattori. Oggi però, la casa di Redmond ha deciso di rivederne il ruolo. A partire da luglio 2025, l’app inizierà a dismettere progressivamente le funzioni legate alla gestione delle credenziali salvate, fino alla completa eliminazione di tutte le password memorizzate entro agosto. La decisione non è un passo indietro, bensì parte di una strategia più ampia: Microsoft vuole consolidare l’esperienza d’accesso all’interno del proprio browser Edge, centralizzando la gestione delle password e spingendo verso l’autenticazione tramite “passkey”, codici PIN, impronta digitale o riconoscimento facciale.
Chi vorrà restare nell’ecosistema Microsoft dovrà quindi migrare le proprie credenziali su Edge, che diventerà il fulcro delle operazioni di login. Per chi preferisce utilizzare un password manager di terze parti, l’app consente l’esportazione in CSV delle password, per una transizione indolore. Va sottolineato che le funzionalità principali di Authenticator – generazione di codici OTP e supporto alle passkey – resteranno attive e anzi, saranno sempre più centrali. Microsoft, insomma, dice addio alle password tradizionali per abbracciare un futuro più sicuro, basato sull’identità digitale dinamica e biometrica.
Tinder: identità verificata per combattere i profili falsi
Anche Tinder ha scelto di puntare tutto sull’autenticità. Negli Stati Uniti, e inizialmente solo in California, l’app di dating ha avviato una nuova fase sperimentale: i nuovi iscritti dovranno sottoporsi a un controllo facciale obbligatorio, chiamato Face Check, per dimostrare di essere persone reali. Il sistema chiede di registrare un breve video selfie, che viene analizzato tramite intelligenza artificiale per escludere l’uso di immagini fittizie o generate artificialmente. In caso di esito positivo, il profilo ottiene un badge di verifica visibile a tutti. Diversamente dal classico ID Check – che prevede l’invio di un documento d’identità – il Face Check è più rapido e discreto, ma non meno efficace: i dati biometrici vengono criptati e conservati in forma non reversibile per impedire future duplicazioni o la creazione di profili fake.
La funzione, già testata con successo in Canada e Colombia, mira a contrastare catfishing, bot e frodi romantiche. Tinder osserva con attenzione le reazioni degli utenti californiani per decidere se estendere l’obbligo anche nel resto degli Stati Uniti e in futuro nel resto del mondo.