Nel panorama tecnologico in continua evoluzione, Microsoft e Adobe annunciano due importanti novità che coinvolgono sia i professionisti della creatività digitale sia gli utenti comuni. Da un lato, Adobe porta i suoi software di punta nativi su piattaforme Windows ARM, migliorando le prestazioni su dispositivi con processori Snapdragon; dall’altro, Microsoft modifica profondamente la gestione delle password su Authenticator, spingendo verso soluzioni più integrate e sicure. Ecco cosa c’è da sapere su questi cambiamenti.
Adobe Premiere Pro e After Effects nativi per Windows On ARM: una nuova era per i creativi su dispositivi ARM
Dopo una lunga attesa di oltre un anno, Adobe ha finalmente rilasciato le versioni beta native di Premiere Pro, After Effects e Audition per Windows su piattaforme ARM, come i notebook con processori Snapdragon. Questo importante passo permette a chi utilizza dispositivi ARM di godere di prestazioni superiori rispetto alle versioni emulati finora, aprendo la strada a un editing video più fluido e a una gestione più efficace di progetti complessi.
Tuttavia, il debutto non è privo di limiti: alcune funzioni chiave presenti nelle versioni x86, come il supporto a formati video professionali e l’accelerazione hardware per codec H.264 e HEVC, al momento non sono disponibili nelle beta ARM, e Adobe ha confermato che non tutte queste caratteristiche saranno portate su questa architettura. Pur rappresentando un progresso significativo, gli utenti dovranno quindi fare i conti con alcune mancanze e instabilità, che Adobe promette di migliorare con gli aggiornamenti futuri.
Microsoft Authenticator cancellerà tutte le password salvate: come prepararsi al cambiamento
Microsoft ha annunciato una novità importante per gli utenti di Microsoft Authenticator: il 1° agosto 2025 l’app eliminerà tutte le password salvate. Questa decisione fa parte di una strategia per centralizzare la gestione delle credenziali e spostare l’attenzione sull’uso di Microsoft Edge come principale strumento per il riempimento automatico delle password. Per non perdere l’accesso ai propri dati, Microsoft invita gli utenti ad abilitare il backup in cloud direttamente dall’app Authenticator, così da sincronizzare tutte le password con il proprio account Microsoft e renderle accessibili anche nel browser Edge.
Chi preferisce non utilizzare Edge potrà esportare le password in formato CSV per importarli in altri gestori di password come Bitwarden, 1Password o quelli integrati nei sistemi Apple e Google. Microsoft consiglia di eliminare subito il file CSV dopo l’operazione per motivi di sicurezza. Questa evoluzione mira a semplificare e migliorare la sicurezza nella gestione delle credenziali, anche se richiede un periodo di adattamento per gli utenti.