Meta svela l’interoperabilità di WhatsApp e Messenger

Meta annuncia l'interoperabilità tra WhatsApp e Messenger conformandosi al DMA, privilegiando il protocollo Signal per la crittografia, ma avvertendo dei potenziali rischi delle app di terze parti.

Meta svela l’interoperabilità di WhatsApp e Messenger

Meta ha finalmente annunciato l’implementazione dell’interoperabilità con terze parti su WhatsApp, conformandosi così al Digital Markets Act (DMA), che entra in vigore dal 7 marzo. L’azienda, guidata da Mark Zuckerberg, ha delineato i dettagli di come verrà resa possibile l’interoperabilità tra WhatsApp e Messenger, mantenendo comunque la crittografia end-to-end (E2EE).

I dettagli rivelati indicano che gli sviluppatori di terze parti dovranno utilizzare il protocollo Signal, considerato da Meta il gold standard per le chat E2EE. Questa decisione è in linea con l’attuale utilizzo della crittografia da parte di WhatsApp dal 2016 e l’implementazione recente della crittografia E2EE su Messenger. Nonostante Meta preferisca che gli sviluppatori utilizzino il protocollo Signal, potrebbero essere considerate eccezioni in futuro se altre soluzioni dimostrassero di offrire lo stesso livello di crittografia e sicurezza.

Tuttavia, Meta avverte gli utenti che, sebbene l’interoperabilità sia sicura utilizzando Signal, non può garantire la sicurezza delle app di terze parti con i messaggi. Ciò suggerisce che l’interoperabilità potrebbe comportare rischi minori rispetto all’utilizzo dei servizi esistenti di Meta.

Meta intende pubblicare presto le offerte di riferimento di WhatsApp e Messenger per i fornitori terzi, evidenziando la volontà dell’azienda di adempiere ai requisiti di interoperabilità del DMA. Tuttavia, Meta sta chiaramente cercando di mantenere il controllo sulla situazione, incoraggiando gli sviluppatori a rimanere fedeli alla sua architettura client/server esistente. L’implementazione dell’interoperabilità richiede che le app di terze parti ospitino i file multimediali inviati sulle proprie piattaforme, garantendo che i client di messaggistica di Meta possano scaricare i media crittografati da questi server attraverso un dispositivo proxy Meta per la sicurezza degli utenti.

Tuttavia, ci vorrà del tempo prima che questa funzionalità diventi disponibile per l’uso pubblico, e resta da vedere se rimarrà limitata alla regione dell’UE o sarà estesa ad altri paesi. In sostanza, mentre Meta si impegna ad adempiere ai requisiti del DMA, resta da vedere come l’implementazione dell’interoperabilità influenzerà l’ecosistema di messaggistica e la sicurezza degli utenti. Resta quindi importante monitorare da vicino gli sviluppi futuri in questo ambito.

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