Meta rimuove 63.000 account su Instagram: cosa c’è dietro

Meta ha chiuso 63.000 account su Instagram per fronteggiare la sextortion, un misfatto che impiega contenuti sessuali per estorcere denaro ai malcapitati, con l’obiettivo di rendere più sicura la piattaforma e proteggere gli utenti da abusi e truffe online.

Meta rimuove 63.000 account su Instagram: cosa c’è dietro

Il 25 luglio 2024, Meta ha annunciato una delle sue più grandi operazioni di pulizia digitale, chiudendo circa 63.000 account su Instagram. Questa massiccia rimozione di profili è stata effettuata per fronteggiare un problema particolarmente insidioso e pericoloso: la sextortion, una forma di estorsione che usa contenuti sessualmente espliciti per ricattare le vittime. La sextortion è un crimine in crescita che combina estorsione e contenuti sessuali.

Gli autori di questi reati, spesso noti come “Yahoo Boys“, creano profili falsi per sedurre gli ingenui malcapitati, ottenendo in questo modo materiale sensibile. Successivamente, promettendo di pubblicare questi contenuti a meno che le vittime non accettino di pagare una somma di denaro. Questo fenomeno ha guadagnato particolare attenzione a causa della sua natura sconvolgente e della sua crescente diffusione su piattaforme sociali. 

Meta ha rivelato che gli account chiusi sono principalmente di origine nigeriana e sono stati coinvolti in questa truffa su Instagram. La rimozione di questi profili è stata realizzata attraverso una serie di interventi mirati, tra cui la chiusura di un cluster di 2.500 account legati a un gruppo di circa 20 individui. Oltre a Instagram, Meta ha esteso le sue azioni anche a Facebook, dove sono stati rimossi 7.200 account, pagine e gruppi associati ad attività di sextortion. L’azienda ha sottolineato che, sebbene la maggior parte dei bersagli fosse composta da uomini adulti statunitensi, anche i minorenni sono stati bersagli di queste truffe.

Per proteggere i giovani utenti, Meta ha implementato impostazioni di messaggistica più restrittive per i ragazzi sotto i 16 anni. Tuttavia, nonostante questi sforzi, il sistema di raccomandazione dell’app ha talvolta suggerito contenuti inappropriati per gli adolescenti, evidenziando un’area di preoccupazione per la piattaforma. Meta ha adottato una strategia proattiva per fronteggiare la sextortion, collaborando con il programma Lantern della Tech Coalition per condividere informazioni cruciali e migliorare la sicurezza online.

Questo programma si concentra sulla protezione degli utenti da minacce informatiche e truffe, cercando di prevenire la proliferazione di tali crimini su piattaforme sociali. La chiusura di questi account è solo una parte di uno sforzo più ampio per garantire un ambiente online più sicuro. Meta ha dichiarato di essere impegnata a migliorare le sue tecnologie di rilevamento e prevenzione per contrastare efficacemente i comportamenti fraudolenti e proteggere gli utenti da tali attacchi. 

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