Meta: Messenger abbandona l’Apple Watch, in arrivo strumenti pubblicitari AI based

Nel mentre arriva l'annuncio di nuovi strumenti AI based per i propri inserzionisti, Meta ha confermato che sparirà dall'Apple Watch un'illustre applicazione.

Meta: Messenger abbandona l’Apple Watch, in arrivo strumenti pubblicitari AI based

Il colosso del social, Meta, ha confermato una notizia che spiacerà a quanti usano Messenger sul proprio Apple Watch, ma ha anche ufficializzato nei giorni scorsi una novità in quota intelligenza artificiale. 

Partendo dalle novità più vicine all’utenza consumer, Meta ha avvertito gli utenti via notifica che dal 31 Maggio di quest’anno Messenger non sarà più disponibile come applicazione per Apple Watch. Interpellata in merito da Reviewgeek WhatsApp ha commentato che effettivamente dal 31 Maggio, in conseguenza di tale scelta, non sarà più possibile rispondere ai messaggi dal polso, ma si potrà farlo da web, PC desktop e iPhone. In compenso, una volta associato l’orologio a un iPhone, se ne riceveranno ancora le notifiche.

Al momento non è chiaro il motivo di tale scelta. Alcuni ipotizzano che la ragione di ciò possa essere lo scarso utilizzo della versione per smartwatch che avrebbe reso conveniente continuare a sviluppare una funzione ad hoc per i wearable di Apple. D’altro canto, potrebbe anche essere che invece tale versione di Messenger sia stata tanto utilizzata da andare a discapito di quella per smartphone, creando un’inutile ridondanza che sarebbe andata a discapito del tempo d’uso di Messenger per iPhone.

Non è nemmeno peregrina l’ipotesi che Apple, volta a focalizzare gli Apple Watch su funzionalità di benessere e salute, abbia preso a limitare l’uso sugli smartwatch di app già presenti lato mobile: qualche sia la ragione, Messenger è finita in buona compagnia, visto che dagli Apple Watch son già sparite altre app illustri, come Hulu, Twitter, Slack, Instagram, Uber, Target, e Trello.

Infine, nel corso di un evento a New York, Meta ha annunciato la costituzione dell’hub “AI Sandbox” che comprenderà alcuni strumenti basati sull’intelligenza artificiale che aiuteranno gli inserzionisti a creare immagini e testi. Si parte con un piccolo numero di inserzionisti, cui se ne aggiungeranno altri verso Luglio. In seguito, poi, secondo l’ANSA, sarà perseguito l’obiettivo di “integrare alcune delle funzionalità in prodotti pubblicitari generici nel corso dell’anno “.

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