È impossibile negare che Facebook stia investendo molto nello sviluppo del suo Messenger interno: dopo avervi integrato la possibilità di avviare chat segrete, criptate end-to-end, sono arrivate anche le possibilità di inviare dei pagamenti ai propri contatti (test negli USA), e la funzionalità “Messenger Day“ che, mutuata da Snapchat, consente agli utenti di raccontarsi con foto, testi e video che rimangono visibili per sole 24 ore (test in Polonia). A queste funzionalità, presto, se ne potrebbe aggiungere un’altra: parliamo delle “Rooms“.
Le Rooms sono stanze di chat realizzate in stile bacheca ove gli utenti potranno confrontarsi su interessi comuni come lo sport, il cinema, la cucina, la politica, la tecnologia etc. In verità, Facebook aveva già provato a fare qualcosa di simile un paio di anni fa: nell’Ottobre del 2014, lanciò l’app indipendente “Rooms” (su iOS) che permetteva agli amici del social, appunto, di confrontarsi in stanze tematiche scambiandosi foto, video, e testi. Il progetto non ebbe successo, e l’app venne ufficialmente ritirata nel 2015.
Ora Menlo Park prova a riciclare l’idea e, per donarle una rapida ed ampia diffusione, ha pensato di offrirla – come funzionalità interna – all’ampia platea (1 miliardo di utenti attivi https://news.fidelityhouse.eu/software-app/facebook-messenger-traguardo-raggiunto-un-miliardo-di-utenti-attivi-223444.html) del suo Messenger. Cum grano salis, però: dopo un periodo di besta testing interno, la funzionalità “Rooms” è stata rilasciata, lo scorso fine settimana, agli utenti androidiani di Australia e Canada in modo da verificarne il gradimento presso un pubblico più di massa. Nel caso le cose andassero bene, tale feature potrebbe essere erogata anche a tutti gli altri utenti di Messenger.
Ma, entrando nel merito, in cosa consisterà la funzionalità “Rooms”? Semplice: agli utenti della messaggistica in questione verrà offerta la possibilità di creare delle stanze di chat nelle quali confrontarsi, su temi specifici, anche con persone che non conoscono. La stanza potrà essere pubblica o privata (nel secondo caso, le ammissioni saranno sottoposte ad approvazione), e sarà resa accessibile tramite un link: chiunque fosse interessato ad un particolare tema, non dovrà far altro che eseguire una ricerca ad hoc e, trovato il link, cliccarvi per eseguire l’ingresso.
Naturalmente non vi si potrà accedere in maniera indiscriminata (la capienza di ogni stanza sarà fissata a 250 elementi) ed occorrerà sottostare alla netiquette della stanza (l’amministratore, che potrà personalizzarne anche la foto di copertina e le notifiche, avrà – infatti – la facoltà di revocare l’autorizzazione a partecipare a chi dovesse disturbare le chat).
Secondo il product Manager di Facebook Messenger, Drew Moxon, le Stanze (“Rooms”) avranno la funzione di “liberare le bacheche” da temi che non interessano ai propri contatti più immediati e, nel contempo, consentiranno di avviare delle discussioni “pubbliche” e tematizzate con persone che, invece, condividono i propri interessi. Su queste basi, quindi, non sarà raro assistere a persone che, in occasione di eventi particolari (es. un Gran Premio di F1, o un KeyNote Apple), o di importanti appuntamenti (es. le elezioni) attiveranno chat Rooms pubbliche e private: lo stesso potrebbe avvenire anche per erogare massivamente messaggi di allerta in coincidenza con talune circostanze emergenziali.
In merito alle tempistiche di un roll-out generale della funzione “Rooms” in Messenger, Moxon non si è scoperto più di tanto, limitandosi a rammentare che Facebook sta sperimentando un sacco di nuove funzionalità da mettere a disposizioni, nei prossimi mesi, degli utenti del suo servizio di messaggistica in tempo reale.