Da qualche ora, a CES 2018 ormai sulla via della conclusione, sono ricominciati gli aggiornamenti ad alcune delle più importanti applicazioni di messaggistica che, ipso facto, si riguadagnano la meritata luce dei riflettori: WhatsApp potrebbe presto integrare un più agevole modo per ritrovare le proprie menzioni, mentre Skype rilascia in preview la tanto attesa crittografia end-to-end per le conversazioni “private” individuali.
WhatsApp semplifica la ricerca delle menzioni
WhatsApp, nel corso degli ultimi tempi, è finita spesso sotto i riflettori per questioni concernenti i gruppi che, oltre ad essere stati attenzionati ufficialmente, con diverse migliorie in corso di test, sono risultati essere anche molto meno privati di quel che si credeva. Ebbene, è proprio sui gruppi che WhatsApp è tornata a calcare la mano, almeno secondo i mitici insider di WABetaInfo che, dall’alto del loro profilo Twitter, hanno anticipato una nuova, ventura, funzionalità inerente le conversazioni collettive nell’app in verde: a quanto pare, entrando nel merito, una delle prossime beta potrebbe arricchirsi di una feature, attualmente in test, che consentirà di trovare con maggior facilità i messaggi nei quali si sia stati menzionati.
Ad oggi, procedere a tale compito si rivela tutt’altro che facile, visto che va scrollata manualmente la cronologia dell’intera conversazione onde rinvenire i messaggi nei quali si è stati citati: con la novità allo studio, invece, quando si sarà oggetto di una menzione via chiocciola, e saranno comparsi da allora altri messaggi, apparirà una notifica in basso a destra che, in forma di un pulsante con indicatore numerico delle menzioni avvenute, se premuto, porterà direttamente ai messaggi in questione.
Anche l’app di messaggistica e VoIP della rivale Microsoft si aggiorna, seppur in forma di preview unreleased. Nello specifico, in una sessione di domande e risposte, Microsoft ha confermato il rilascio di una nuova versione di Skype Preview, la 8.13.76.8, per Android, iOS, Windows, MacOS, e Linux, nella quale vengono implementate le conversazioni private.
Queste ultime riguardano le chat personali (e non di gruppo), sia testuali (con immagini e documenti allegati) che audio, le quali verranno soggette a crittografia end-to-end tramite lo stesso protocollo open source che l’Open Whisper System ha posto alla base anche della nota app Signal (preferita da Edward Snowden). Inoltre, in ottica privacy, le conversazioni private di Skype, avviabili tramite la voce “Nuova conversazione privata”, non compariranno nell’elenco delle conversazioni, e non saranno oggetto di notifica.