In passato abbiamo visto come Cortana, l’assistente vocale che la Microsoft ha ideato per contrastare Siri di Apple e Google Now di Google, sia piuttosto avida di informazioni personali.
Cortana, che si attiva ancora con l’americanissimo “Hey Cortana!” è in grado, teoricamente parlando, di aiutare il proprio utente in una miriade vastissima di modi, ben conoscendo le nostre abitudini: può, infatti, prenotarci un appuntamento, avvertendoci di quanto manca al medesimo, può avviare una mail o un sms verso un determinato contatto, mostrarci le previsioni del tempo e informarci su quale film sia proiettato in una data città.
E questo, secondo i suoi progettisti, è solo l’inizio. Si spera, almeno. Eh si, perché – dobbiamo proprio ammetterlo – ad oggi Cortana riesce a fare veramente ben poco di quello che promette.
Ad accorgersene è stato persino il CEO in persona della Microsoft, il bravissimo Satya Nadella, il quale ha tenuto una dimostrazione pubblica, davanti a molte persone interessate, del funzionamento del suo assistente vocale. La dimostrazione, come nella migliore tradizione Microsoft (ricordate Bill Gates alle prese con una BSOD nella dimostrazione di Windows 98?), è stata ricca di imprevisti.
Ad un certo punto, infatti, Nadella ha chiesto a Cortana “mostrami le mie operazioni più rischiose” (in inglese, “show me my most at-risk opportunities”) e l’assistente vocale in questione ha altresì capito, con sommo divertimento dei presenti, “mostrami dove poter comprare il latte” (in lingua originale, “show me to buy milk at this opportunity”).
Nadella, con flemma quasi britannica, ha provato diverse volte ad ottenere la risposta che si aspettava e, poi, ad un certo punto, ha preferito passare oltre.
Come se niente fosse. Eppure qualcosa è successo. Sì! si è appena avuta la dimostrazione, già nota per altro agli utenti comuni, del fatto che gli assistenti vocali – per quanto stiano migliorando nel riconoscimento vocale – sono ancora molto lontani dall’essere smart.
Considerando che, presto, potremmo trovarci Cortana anche nella nostra auto, beh si spera che i miglioramenti arrivino e che siano consistenti: non osiamo pensare a cosa succederebbe se il nostro veicolo venisse affidato a una tale assistente digitale!