Instagram: malfunzionamenti senza tregua da quattro giorni, test per il recupero in-app degli account hackerati

Si moltiplicano le segnalazioni degli utenti che, dal 13 Giugno, salve piccole pause, lamentano malfunzionamenti in varie aree della piattaforma di photo-sharing la quale, però, avrebbe in serbo un'utile feature per il recupero degli account hackerati.

Instagram: malfunzionamenti senza tregua da quattro giorni, test per il recupero in-app degli account hackerati

Non si può certo dire che gli ultimi giorni siano stati facili per Instagram, con la nota piattaforma di photo-sharing che, da un paio di giorni, appare fustigata da malfunzionamenti a raffica, che fanno passare inosservate alcune utili funzionalità attualmente in test.

Come detto, Instagram da almeno tre giorni, sembra funzionare a singhiozzo. Il 13 Giugno scorso, vi è stato un problema che ha interessato circa 54 mila utenti, secondo DownDetector, i quali lamentavano di fastidiosi problemi, di lentezza, nell’usare il NewsFeed, mentre altri – invece – segnalavano una strana perdita di follower: le due cose, combinate, hanno fatto pensare all’ennesimo repulisti in corso contro i profili inattivi o la piaga dei profili falsi, generati da bot e venduti da aziende di marketing prive di scrupoli.

Per qualche giorno, tutto è sembrato procedere bene, sino alle prime ore della mattina di oggi, 17 Giugno, quando molti internauti hanno ammesso difficoltà nell’accedere al sito, nell’effettuare il log-in (“qualcosa è andato storto”), e nel caricamento di foto (nel NewsFeed) e video (Storie e NewsFeed).

Da Engadget, intanto, giunge la conferma di un test in corso presso Instagram, relativo a una funzione di sicurezza che, in seguito, verrà resa disponibile sia per piattaforma Android che iOS: a quanto pare, il test in auge a Menlo Park riguarderebbe una feature accelerata per il recupero degli account hackerati, con annessa preservazione delle informazioni cruciali, quali il nome utente.

Nello specifico, ciò avverrebbe interamente (compresa la ricezione del PIN a 6 cifre) tramite una procedura in-app che risolverebbe ogni problema anche nel caso l’hacker abbia cambiato i dati di contatto. In più, il nome utente – a seguito di un cambiamento dello stesso, volontario dell’utente o cagionato da un hacker – risulterebbe indisponibile alle richieste di ri-utilizzo per un certo lasso di tempo. Al momento, come spesso avviene in casi del genere, è difficile ipotizzare quando tale funzionalità verrà effettivamente rilasciata

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