La Commissione Europea ha dato il via a un’indagine formale su Facebook e Instagram, mettendo in luce preoccupazioni riguardanti la sicurezza dei bambini e la progettazione delle piattaforme orientata alla dipendenza. Questo annuncio arriva in seguito a una serie di richieste di informazioni rivolte a Meta, la società madre di entrambe le piattaforme, dal momento in cui è entrato in vigore il Digital Services Act (DSA) lo scorso agosto.
Le procedure formali non solo sbloccano poteri investigativi aggiuntivi per gli esecutori dell’UE, ma consentono anche l’applicazione di sanzioni che potrebbero arrivare fino al 6% del fatturato globale annuo di Meta, nel caso di violazioni confermate del DSA. Le preoccupazioni principali riguardano la progettazione delle piattaforme, con un particolare focus sulla salute mentale dei minori. Gli ufficiali della Commissione temono che algoritmi di raccomandazione dei contenuti possano spingere i bambini in un “tunnel” di contenuti, influenzando negativamente il loro benessere.
Contenuti che potrebbero avere un impatto nocivo sulla salute mentale dei minori includono materiale depressivo o che promuove immagini corporee malsane. Inoltre, vi è una preoccupazione crescente riguardo alla facilità con cui i bambini possono aggirare i controlli di età implementati da Meta per accedere alle piattaforme.
La verifica dell’efficacia delle misure adottate da Meta per proteggere i bambini sarà al centro dell’indagine, che si concentrerà sugli articoli 28, 34 e 35 del DSA. Questo include un’analisi approfondita dell’approccio di Facebook e Instagram alla protezione dei minori e dell’efficacia dei loro metodi di verifica dell’età.Questa non è la prima volta che Meta viene sottoposta a un’indagine da parte dell’UE. Il mese scorso, è stata avviata un’indagine simile riguardante le preoccupazioni sulla progettazione addictive della piattaforma di condivisione video TikTok.
Inoltre, sono in corso due indagini DSA sulle reti sociali di Meta riguardanti l’integrità elettorale. Meta è stata contattata per commentare sull’indagine in corso, mentre l’UE continua a intensificare i suoi sforzi per garantire la sicurezza e il benessere dei minori online.