Il nuovo nemico delle Majors musicali? E’ il P2P targato Aurous

In rete sono molte le piattaforme che consentono uno streaming gratuito e legale della musica. Ciò nonostante, qualcuno si è preso la briga di partorire un programma che ha l'ambizione di essere il PopCorn Time della musica. Ecco a voi "Aurous"

Il nuovo nemico delle Majors musicali? E’ il P2P targato Aurous

PopCorn Time è la nota applicazione pirata, basata su Torrent, che consente lo streaming di un vasto bouquet di film, anche in italiano e con sottotitoli in varie lingue: da sempre bersagliata dalle forze dell’ordine e dalle infuriate Majors, oggi è in buona compagnia grazie al varo di un interessante programma, Aurous (https://aurous.me/).

Aurous, presentata per una questione di marketing come il PopCorn Time musicale, condivide con l’applicazione testé citata un’interfaccia pulita e funzionale nella quale è possibile cercare le proprie canzoni preferite attraverso vari filtri: album, artisti, titolo e durata della canzone. E’ anche possibile, grazie alla sezione “Discover”, scoprire nuove tracce musicali, nuovi artisti e nuove tendenze/trends.

Una volta individuato quello che si cerca, è – comunque – possibile salvare le canzoni preferite creando una playlist che sia ascoltabile anche off-line (utile se si ha una connessione a consumo non flat).

Veniamo, ora, alle note dolenti. E’ vero: si tratta di un’applicazione ancora in beta (release “Phoenix”) e con tanti bug da risolvere ma questi, in fondo, sono peccati di “gioventù” destinati ad esser risolti con le prossime release. Il vero problema, tuttavia, consiste nello streaming di musica che non è immediato né scorrevole come avviene per quello cinematografico in PopCorn Time.

Altro grosso difetto, poi, è la modalità con cui Aurous reperisce le canzoni: PopCornTime, infatti, si basa sulla ricerca di file nel protocollo torrent e, in questo modo, trova un po’ di tutto. Aurous, invece, cerca le canzoni in alcune, scarne, fonti come VK (il Facebook russo) e ProstoPleer (una sorta di motore di ricerca di mp3 disseminati in rete), Mp3WithMe.

Ora…è vero che il bouquet musicale di quest’applicazione è comunque rispettabile ma, sia chiaro, è comunque molto esiguo se paragonato a quanto viene offerto, in modalità legale ed alta qualità, dai servizi riferimento del settore (Spotify, Rdio, Dzeer).

Se, poi, ci limitiamo a paragonare il nuovo arrivato anche solo con YouTube, ci si può chiedere addirittura se valga la pena di scaricare quest’applicazione tanto più che, e questo gli sviluppatori non lo spiegano molto bene, l’app in questione richiede anche di scansionare la nostra cartella musicale per poterne condividere le tracce con gli altri partecipanti al network di Aurous (ebbene sì, con Aurous – in pura logica P2P – siamo sia cercatori che fornitori di musica).

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