HemaApp, l’app che testa il sangue dallo smartphone

HemaApp, sfruttando il flash ed il sensore fotografico, con una precisione paragonabile a quella di strumenti medici, è un'applicazione è in grado di riconoscere l’anemia. Una delle tante app utili per il campo della medicina.

HemaApp,  l’app che testa il sangue dallo smartphone

L’applicazione è in fase di sviluppo presso l’Università di Washington, ed è in grado di misurare la concentrazione di emoglobina nel sangue, verificando quindi se siamo anemici o meno.

L’anemia, ovvero la riduzione patologica dell’emoglobina o dei globuli rossi nel sangue è oggi molto diffusa; infatti, secondo l’OMS, circa il 25% della popolazione mondiale soffre di questo problema. Questo tra poco sarà facilmente diagnosticabile direttamente da casa nostra, usando una piccola app chiamata HemaApp. L’app è in grado di scansionare il polpastrello, illuminato dal flash della fotocamera principale, e analizzare la concentrazione di emoglobina in base al colore del sangue.

Shwetak Patel, a capo della ricerca, ammette che il test non ha la stessa sensibilità di un’analisi del sangue, ma potrebbe rivelarsi utile per le zone del mondo più povere, dove c’è un numero alto di smartphone ma anche un’elevata sensibilità di malattia per via dell’igiene (come accade, per esempio, in India).

Lo sviluppo di tecnologie per la diagnosi a distanza, comunque,non si è fermato solo a Washington. Infatti, l’Università di Turku, in Finlandia, ha fatto la proposta di creare un app in grado di monitorare le fibrillazioni atriali grazie a un’applicazione a basso costo.

Il maggior investimento sulle tecnologie per le medicine digitali è stato fatto dal sistema sanitario del Regno Unito. Lo stesso segretario della Salute del Regno dice che, vivendo nell’era degli smartphone, si vuole che il sistema sanitario rispecchi questo. Per facilitare ciò, hanno previsto un piano che farà in modo che i pazienti possano dialogare con i medici dell’ASL locale: il tutto in via digitale.

HermaApp dovrebbe essere attivo verso la fine del prossimo anno, quindi manca poco al suo rilascio, e dovrebbe essere una rivoluzione nell’ambito dei rapporti medico-paziente. Una vera rivoluzione, come conferma il ministero della sanità nel suo rapporto annuale, dicendo che l’unico costo che l’NHS (il National Health Service britannico) non può affrontare è quello di restare ancora in un mondo non digitale.

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