Grok arriva su Telegram e WhatsApp introduce i tag nei gruppi: la messaggistica istantanea entra in una nuova era

Telegram si prepara ad accogliere Grok, il chatbot AI di Elon Musk, mentre WhatsApp sperimenta una nuova funzione che consente di assegnare tag personalizzati ai membri dei gruppi, migliorando l'organizzazione delle conversazioni.

Grok arriva su Telegram e WhatsApp introduce i tag nei gruppi: la messaggistica istantanea entra in una nuova era

Nel panorama della messaggistica istantanea si aprono due importanti capitoli destinati a ridefinire l’esperienza utente e il ruolo dell’intelligenza artificiale nelle chat quotidiane. Da un lato, l’annuncio clamoroso di un’intesa tra Elon Musk e Pavel Durov per portare Grok su Telegram, e dall’altro l’introduzione imminente dei “tag” nei gruppi di WhatsApp, pensata per migliorare l’organizzazione interna dei gruppi. Due innovazioni che segnano l’evoluzione naturale delle piattaforme più usate al mondo.

Grok su Telegram: probabile accordo strategico da 300 milioni tra Musk e Durov

Telegram si prepara a integrare Grok, l’intelligenza artificiale generativa sviluppata da xAI, all’interno della propria piattaforma, rendendola accessibile a oltre un miliardo di utenti mensili. L’annuncio, avvenuto tramite X per mano di Pavel Durov, ha subito catturato l’attenzione globale. L’accordo, in via di finalizzazione, prevede un investimento di circa 276 milioni di euro da parte di xAI, distribuito tra contanti e partecipazioni azionarie, oltre alla cessione del 50% dei ricavi derivanti dagli abbonamenti Grok sottoscritti tramite Telegram.

Questa collaborazione punta a rendere l’intelligenza artificiale un elemento centrale dell’esperienza su Telegram, permettendo agli utenti di interagire con Grok direttamente nelle chat, nei canali o nei gruppi, senza necessità di uscire dall’app. L’integrazione sarà nativa su tutte le versioni ufficiali della piattaforma, sia mobili che desktop. Nonostante l’entusiasmo iniziale, Elon Musk ha poi precisato che “nessuna transazione è stata ancora firmata”, svelando come gli accordi siano al momento di natura verbale. Durov ha confermato l’indiscrezione, chiarendo che le “formalità legali sono ancora in corso”, ma il progetto resta attivo e promettente.

WhatsApp sperimenta i tag nei gruppi: più chiarezza e ruoli ben definiti

Parallelamente, WhatsApp continua a lavorare sul miglioramento dell’usabilità nei gruppi, introducendo una nuova funzione attualmente in fase di sviluppo nella versione beta 2.25.17.42 per Android. Si tratta dei “tag”, etichette personalizzabili che ogni membro potrà assegnarsi per identificare il proprio ruolo all’interno di un gruppo. A differenza del nome utente o dello stato, questi tag saranno visibili solo nel contesto del gruppo in cui vengono applicati, garantendo una maggiore contestualizzazione e privacy. Con i tag, sarà possibile per esempio contrassegnarsi come “Coordinatore”, “Docente”, “Moderatore” o “Responsabile eventi”, facilitando l’organizzazione in gruppi scolastici, professionali o associativi.

Il tag si potrà assegnare direttamente dalla schermata delle informazioni del gruppo, e resterà attivo anche in caso di reinstallazione dell’app o reset del dispositivo. Questa funzione mira a semplificare la comunicazione, riducendo i tempi necessari per individuare la persona giusta a cui rivolgersi. La nuova feature, ancora in fase di test, sarà disponibile nei prossimi aggiornamenti e rappresenta un passo importante nella direzione di una messaggistica più efficiente e strutturata, soprattutto nei gruppi numerosi o con scopi collaborativi.

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