Grazie ad un’app, sapremo se la zanzara che ci ronza intorno è portatrice della malaria

Un gruppo di ricercatori ha realizzato un’applicazione in grado di segnalarci se la zanzara che ci ronza intorno è portatrice della malaria. Per riconoscerla, l’app utilizzerà un espediente davvero ingegnoso. Vediamo qual è.

Grazie ad un’app, sapremo se la zanzara che ci ronza intorno è portatrice della malaria

Se si dovesse domandare quale tra tutti gli insetti è in assoluto il più fastidioso, nessuno (probabilmente) avrebbe difficoltà ad indicare la zanzara. Purtroppo, al mondo se ne contano più di 3.500 specie, di cui ben 40 in grado di poter trasmettere malattie all’uomo. L’unico inconveniente è che, ad una prima occhiata, spesso non si è in grado di distinguerle.

Ma come si fa a capire se quella che ci ronza intorno è una zanzara portatrice della malaria, del virus Zika, della febbre “dengue”, o di altre gravi infezioni? In verità un modo esiste, e sarebbe riconducibile al rumore provocato dal battito delle ali. Ogni tipo di zanzara ne ha uno caratteristico, che oscilla tra le 300 e le 600 volte al secondo. Le zanzare lo usano come segno di riconoscimento, ma anche come richiamo amoroso.

Captare il ronzio darebbe così la possibilità di comprendere con quale zanzara si ha a che fare. Ed è proprio quello che ha pensato di fare un gruppo di ricercatori dell’Università di Oxford. Il loro lavoro è stato finalizzato allo sviluppo di un software da poter installare su smartphone. Ne è poi venuta fuori un’applicazione tuttora in fase di rodaggio, che ha preso il nome di “MozzWear“.

L’intento è molto semplice. Una volta registrato il ronzio, lo si potrà confrontare con quelli già disponibili all’interno di un database. Da qui, si scoprirà se la puntura di quell’insetto sarà pericolosa, oppure se causerà solo un po’ di prurito e rossore.

Anche gli scienziati di Stanford hanno ideato qualcosa di simile. In questo caso, il sistema chiamato “Abuzz” permette di caricare su un sito tutti i tipi di ronzio. A quel punto, sarà sufficiente inviare ad una segreteria telefonica il ronzio della zanzara che non ci dà tregua. Dopo poco, riceveremo una risposta sulla sua pericolosità a mezzo sms.

I primi test realizzati su questi sistemi sembrano essere davvero promettenti. Grazie alla loro diffusione, si spera di limitare il numero di decessi causati dalle punture delle zanzare. A tal fine, è sufficiente considerare che – nel 2015 – sono stati registrati 212 milioni di casi di malaria; i morti provocati da questa grave forma di parassitosi sono stati ben 429mila.

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