Google search è la famosissima applicazione di Google per dispositivi mobile. Utilissima per tanti motivi, è possibile usufruire di diversi servizi, ricca di impostazioni, e interconnessa su ogni dispositivo. Il cloud computing è il futuro delle connessioni tra dispositivi, basta un account Google per migrare le impostazioni di cronologia e ricerche da un dispositivo all’altro. Google search Beta è stato decompilato, oppure – per rimanere nel gergo – è stato effettuato un teardown dell’APK: praticamente è stato aperto e analizzato fino in fondo per capire cosa ci aspetta nel prossimo futuro.
Sembra che, in Google Assistant, Google Home e ‘Ok Google‘, si stiano affilando le armi per essere sfoderate al momento giusto. Le prime due sono delle novità uscite fuori al Google I/O. Google Assistant è l’evoluzione dell’attuale Google Now, il servizio che mostra le schede con informazioni al momento giusto su diversissimi ambiti: sport, news, meteo, mappe, spedizioni e voli. Sarà integrato con Google Home, il servizio che offre la possibilità di estendere il servizio di Assistant nella propria casa. Infatti si munisce di una cassa audio collegata fra le varie stanze, e con la voce possiamo richiedere – ad esempio – le notizie del giorno oppure la musica. ‘Ok Google‘ è la magica parola che apre il servizio di ricerca vocale di Google. È disponibile in moltissimi ambiti, tra le diverse applicazioni basta pronunciare queste due parole per effettuare ricerche, ma presto anche questa funzione sarà introdotta in Android Auto e in Google Maps.
Google metterà a disposizione diversi tab per configurare i vari dispositivi per essere interconnessi tra loro e per avere un quadro generale per controllarli. Ovviamente, queste informazioni escono fuori dopo un’attenta osservazione di tutte le stringhe di codice contenute nei vari file dell’APK. Una stringa è una parte di testo che contiene svariate istruzioni. La fonte principale di questo studio appartiene ad AndroiPolice, uno dei siti più conosciuti sul web per le tematiche Android.