Negli ultimi tempi, Google ha introdotto diverse novità che mirano a migliorare l’esperienza utente sui dispositivi Android. Alcune delle innovazioni più recenti riguardano il Google Play Store e il prossimo sistema operativo Android 15. Non mancano novità anche in merito al prossimo Android 15 e a un’innovazione di Google Foto.
Play Store e localizzazione
Il Google Play Store ha avviato l’implementazione di una nuova funzionalità che richiede l’accesso alla posizione degli utenti, al fine di migliorare la personalizzazione delle raccomandazioni di app, offerte e contenuti locali. Questa innovazione, che si allinea a pratiche già adottate da altri marketplace digitali come l’App Store di Apple, si presenta sotto forma di un pop-up che gli utenti visualizzano all’apertura dell’app.
Questo cambiamento mira a fornire suggerimenti più rilevanti in base alla posizione geografica dell’utente, migliorando così l’esperienza di utilizzo e ottimizzando la pertinenza delle offerte proposte. Quando gli utenti aprono il Google Play Store, si trovano di fronte a una finestra di dialogo che chiede il permesso di accedere alla loro posizione. Il messaggio è chiaro: “Vuoi vedere le raccomandazioni locali in Google Play? Play può utilizzare la posizione del tuo dispositivo per consigliare app, offerte e altri contenuti locali rilevanti nella tua zona.“
Questa richiesta non solo sottolinea l’importanza della personalizzazione, ma offre anche agli utenti la possibilità di decidere se concedere o meno il permesso. È possibile scegliere di fornire l’accesso alla posizione solo una volta o durante tutto il tempo di utilizzo dell’app, dando così flessibilità agli utenti nel gestire le proprie preferenze di privacy.
Google assicura che l’accesso alla posizione verrà utilizzato esclusivamente per scopi di personalizzazione e conformità alle linee guida sui contenuti e la distribuzione locali. Questo significa che i dati di localizzazione non influenzeranno altre impostazioni del Google Play Store e saranno impiegati solo per ottimizzare le raccomandazioni e le offerte locali. Tuttavia, è comprensibile che alcuni utenti possano essere preoccupati per la gestione dei propri dati. Fortunatamente, Google offre un’opzione per disattivare l’accesso alla posizione in qualsiasi momento. Gli utenti possono accedere alle impostazioni del Play Store, navigare verso la sezione “Generali” e disattivare la voce “Usa la posizione del dispositivo” se decidono di non voler più condividere la loro posizione con l’app.
Attualmente, la nuova funzionalità è visibile solo in alcune regioni e per determinati utenti, il che suggerisce che Google sta effettuando una distribuzione graduale. Non è ancora chiaro se e quando questa opzione sarà disponibile per tutti gli utenti a livello globale, inclusi quelli in Italia. La versione del Play Store in cui è stata osservata questa novità è la 42.127. Questo approccio graduale è tipico delle strategie di rollout, permettendo a Google di monitorare la reazione degli utenti e risolvere eventuali problemi prima di un’implementazione più ampia.
Google Foto: in arrivo lo Spotlight
Google Foto è al lavoro su una nuova funzionalità chiamata “Spotlight” che promette di semplificare l’editing video per gli utenti, rendendo la creazione di contenuti per i social media più accessibile e veloce. Secondo un’analisi della versione 6.94 dell’app, Spotlight sarà in grado di tagliare automaticamente i video per estrarre i momenti chiave, applicare effetti con un solo tocco e offrire preset predefiniti per personalizzare rapidamente i video. Sebbene la funzione sia ancora in fase di sviluppo e non sia disponibile per gli utenti, potrebbe trasformare Google Foto in un potente strumento di editing video, semplificando notevolmente il processo per chi desidera creare contenuti di qualità direttamente dal proprio smartphone.
Android 15: i widget tornano sul lock screen
Android 15 potrebbe finalmente riportare i widget sulla schermata di blocco, una funzionalità tanto attesa dagli utenti, ma c’è un problema: sembra che questa opzione sarà inizialmente limitata ai tablet. Nonostante i miglioramenti visivi e tecnici nella gestione dei widget, che ora hanno una propria pagina dedicata chiamata “hub visibile“, la scelta di limitare questa funzionalità ai tablet appare ingiustificata. Internamente, i telefoni e i tablet Pixel condividono la stessa base di codice, il che suggerisce che i dispositivi mobili potrebbero facilmente supportare i widget della schermata di blocco. Tuttavia, per ora, Google sembra voler mantenere questa feature esclusiva per i tablet, lasciando i possessori di smartphone a chiedersi quando, o se, potranno sfruttare anche loro questa comodità.