Google ha recentemente rimosso l’indicatore di bozza dall’app Google Messaggi, suscitando reazioni tra gli utenti. Questo cambiamento, introdotto con l’ultimo aggiornamento Android, ha sollevato preoccupazioni riguardo alla possibilità di dimenticare messaggi incompleti. Nel frattempo, la Beta 2.2 di Android 15 (che supporterà l’audio spaziale dinamico) risolve vari bug, un problema emerge in YouTube, mentre l’app Gemini di Google debutta ufficialmente in Europa su Android, Google Drive e Google Maps si aggiornano, offrendo una nuova esperienza d’uso per gli utenti.
In una mossa che ha sorpreso molti utenti, Google ha deciso di rimuovere l’indicatore di bozza dall’elenco delle conversazioni nell’app Google Messaggi. Questo cambiamento, implementato con l’ultimo aggiornamento Android, è stato segnalato per la prima volta il 4 giugno 2024, e ha immediatamente suscitato discussioni tra gli utenti di tutto il mondo. In precedenza, l’app Google Messaggi funzionava in modo simile ad altre applicazioni di messaggistica come Telegram.
Quando un utente lasciava una finestra di conversazione senza inviare il messaggio che stava digitando, l’applicazione manteneva il messaggio come bozza. Questa bozza veniva indicata chiaramente nell’elenco delle conversazioni, permettendo all’utente di vedere subito quale chat conteneva un messaggio incompleto. La scorciatoia per la conversazione con il contatto in questione si spostava in cima all’elenco e mostrava il messaggio in fase di digitazione contrassegnato come “Bozza“. Tuttavia, nelle versioni stabili 20240521_00_RC01 e beta 20240531_00_RC00 di Google Messaggi, questa funzionalità è stata eliminata.
Ora, anche se la finestra di conversazione con un messaggio incompleto continua a essere in cima alle altre, non vi è più alcuna indicazione visiva che ci sia una bozza del messaggio. Inoltre, non c’è nemmeno un’anteprima del messaggio incompleto. Questo cambiamento ha sollevato preoccupazioni tra alcuni utenti che temono di poter dimenticare di rispondere a messaggi importanti senza il promemoria visivo della bozza. Nell’uso quotidiano della piattaforma, questa modifica potrebbe non rappresentare un grosso problema per tutti. Tuttavia, potrebbero verificarsi situazioni in cui una persona si dimentica di rispondere a qualcuno perché non vede più l’indicazione della bozza.
La presenza dell’indicatore di bozza poteva infatti aiutare a evitare di lasciare i contatti senza risposta, segnalando visivamente che c’era un messaggio in sospeso. La rimozione dell’indicatore di bozza potrebbe essere interpretata in vari modi. Da una parte, potrebbe trattarsi semplicemente di un bug che verrà corretto nei prossimi aggiornamenti. Dall’altra, potrebbe essere una scelta deliberata da parte di Google, che potrebbe aver deciso di disattivare questa funzione come parte di un più ampio redesign dell’applicazione.
Non sarebbe la prima volta che Google Messaggi rimuove o modifica vecchie funzionalità, e questo cambiamento potrebbe rientrare in una strategia più ampia per semplificare l’interfaccia utente o migliorare la performance dell’applicazione. Per il momento, Google non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali sul motivo di questa rimozione, né ha indicato se l’indicatore di bozza verrà ripristinato in futuro. Gli utenti che si affidavano a questa funzione dovranno adattarsi alla nuova interfaccia e fare attenzione a non dimenticare messaggi incompleti. Nel frattempo, Google continua a migliorare l’applicazione con altre novità.
Recentemente, è stato annunciato che l’app non mostrerà più i contatti bloccati nei gruppi e che verrà introdotto un nuovo gesto per visualizzare i contatti nell’applicazione. Queste modifiche fanno parte degli sforzi continui di Google per migliorare l’esperienza utente e mantenere la competitività della sua applicazione di messaggistica.
Intanto, la Beta 2.2 di Android 15, recentemente rilasciata per gli smartphone Pixel compatibili, corregge vari bug segnalati dagli utenti, concentrandosi soprattutto sullo Spazio Privato, una nuova funzionalità del sistema. Tra le correzioni apportate, risalta quella relativa alla scomparsa delle icone delle app dalla schermata Home dopo la creazione dello Spazio Privato. Altre migliorie includono risoluzioni per problemi con i pagamenti NFC, la riproduzione di video HDR e la connettività generale del sistema.
A proposito del nuovo robottino verde, Big G ha annunciato che Android 15 supporterà l’audio spaziale dinamico, offrendo un’esperienza audio ancora più immersiva agli utenti. Questa nuova funzionalità permetterà di percepire i suoni come provenienti da diverse direzioni in modo più realistico, adattandosi ai movimenti della testa grazie ai sensori di movimento presenti nei dispositivi avanzati. La tecnologia Bluetooth LE sarà cruciale per questa implementazione, garantendo una connessione a bassa latenza e un consumo energetico ridotto. Con l’introduzione di queste innovazioni, Google punta a migliorare notevolmente la qualità dell’audio su smartphone e altri dispositivi, posizionandosi come leader nel settore della tecnologia audio avanzata.
In tema di bug, negli ultimi giorni, molti utenti di YouTube hanno riscontrato un curioso problema: il tasto “Mi piace” scompare dopo essere stato cliccato, lasciando al suo posto uno spazio vuoto grigio. Questo bug, segnalato da 9to5Google, non influisce sul conteggio effettivo dei “Mi piace”, che viene comunque aggiornato correttamente. Tuttavia, la scomparsa dell’iconcina del pollice in alto ha generato confusione tra gli utenti, preoccupati per un possibile malfunzionamento della piattaforma. Il problema sembra essere diffuso su diversi browser web e interessa vari video su YouTube. In risposta alle segnalazioni, YouTube ha confermato l’esistenza del bug estetico attraverso una pagina di supporto dedicata, rassicurando gli utenti che il team tecnico sta già indagando sulla causa del malfunzionamento. È importante notare che il problema riguarda esclusivamente la versione web di YouTube, mentre l’app mobile continua a funzionare normalmente. Non è la prima volta che il tasto “Mi piace” di YouTube presenta problemi di visualizzazione. Alcuni utenti su Reddit avevano già segnalato inconvenienti simili alcuni mesi fa, anche se meno diffusi. Nonostante il bug attuale, la funzionalità di base del tasto “Mi piace” rimane intatta, permettendo agli utenti di continuare a esprimere il loro apprezzamento per i contenuti cliccando sul pulsante, anche se l’iconcina del pollice in alto potrebbe non apparire.
Un recente aggiornamento di Google Drive promette di rendere la lettura dei documenti più agevole e intuitiva. Secondo Android Authority, il codice della versione di prova 2.24.227.0 dell’app contiene riferimenti a nuove funzionalità che consentiranno di salvare documenti in formato JPEG, simile a quanto offerto da Microsoft Lens. Questa novità permetterà agli utenti di creare un file immagine per ogni pagina di un documento PDF, con opzioni per regolare la qualità e la risoluzione dell’immagine.Questa modifica mira a migliorare l’esperienza utente, eliminando la necessità di scaricare app di terze parti per la conversione dei documenti. Con Google Drive già preinstallato su tutti gli smartphone Android, gli utenti potranno sfruttare immediatamente questa funzione, risparmiando tempo durante la configurazione del dispositivo. Anche se la funzione non è ancora attiva, dovrebbe essere disponibile nelle prossime settimane, offrendo agli utenti una soluzione pratica e integrata per la gestione dei documenti.
Google Maps ha annunciato che interromperà la memorizzazione della cronologia delle posizioni nel cloud per impostazione predefinita, avvisando gli utenti via email. La nuova configurazione memorizzerà la cronologia delle posizioni direttamente sui dispositivi, come smartphone e tablet, gestendo la timeline in modo indipendente per ciascun dispositivo. Gli utenti potranno comunque eseguire manualmente o automaticamente il backup dei dati sul cloud. Questa modifica entrerà in vigore entro il 1° dicembre 2024, e Google ha invitato gli utenti a configurare le nuove impostazioni entro tale data per evitare la perdita dei vecchi dati. Dopo questa scadenza, l’app tenterà di trasferire gli ultimi 90 giorni di cronologia delle posizioni sul primo dispositivo a cui l’utente si collega, eliminando automaticamente i dati meno recenti. Per mantenere l’accesso ai dati precedenti, gli utenti dovranno aggiornare Google Maps all’ultima versione e seguire le istruzioni fornite nell’app o via email.
Infine, dopo il suo debutto negli Stati Uniti, l’app Gemini di Google fa il suo ingresso ufficiale in Italia, Regno Unito e altri paesi europei, offrendo un’esperienza avanzata di assistente virtuale per dispositivi Android e iOS. Questa nuova applicazione combina le funzioni tradizionali di Google Assistant con nuove possibilità legate all’intelligenza artificiale, consentendo agli utenti di interagire con un chatbot avanzato e di sfruttare estensioni personalizzate. Con Gemini, Google cerca di offrire un’esperienza più versatile e completa nel panorama degli assistenti virtuali.