Google: miglioramenti su Android 15, Gmail, Pixel Watch, ChromeOS, DBSC e fine di Google Podcasts

Google innova con nuove funzionalità: Android 15 migliora l'accessibilità e il design delle icone; Google Messaggi supporta la connettività satellitare; Gmail festeggia 20 anni con un filtro antispam; Pixel Watch vibra per indicare l'ora; ChromeOS migliora e arrivano le DBSC.

Google: miglioramenti su Android 15, Gmail, Pixel Watch, ChromeOS, DBSC e fine di Google Podcasts

Google, colosso dell’innovazione tecnologica, continua a sorprendere il mondo con le sue ultime novità che promettono di migliorare l’esperienza degli utenti su Android e altri servizi. Dalle nuove funzionalità di accessibilità alla connettività satellitare, ecco un’analisi dettagliata delle quattro principali novità che Google ha svelato di recente.

Una delle prime novità che Google ha annunciato riguarda Android 15 e i miglioramenti nell’accessibilità. Con l’introduzione della nuova sezione “Color contrast” nelle impostazioni, gli utenti potranno regolare il contrasto di testo, pulsanti e icone per renderli più visibili e facili da distinguere. Grazie a tre livelli di contrasto tra cui scegliere e alla possibilità di massimizzare il contrasto del testo con uno sfondo nero o bianco, Android 15 offre una maggiore flessibilità e personalizzazione per gli utenti con esigenze visive specifiche.

Google ha anche deciso di rinnovare il design delle icone della barra di stato su Android 15, prendendo ispirazione dal design di Apple. Sebbene questa scelta possa dividere le opinioni degli utenti, è innegabile che le nuove icone offrano un look fresco e moderno, pur mantenendo un’aura di familiarità per gli utenti più fedeli al sistema operativo Android.

Il nuovo design del pannello del volume in Android 15 sarà radicalmente diverso da quello attuale. Invece dei sottili cursori per i vari flussi audio come Media, Chiamata, Suoneria, Notifica e Allarme, che presentano anche icone distinte per ciascuno, il nuovo pannello avrà cursori più spessi e dalla forma di una pillola. Le icone e il testo per ciascun flusso audio saranno posizionati all’interno del cursore anziché sopra di esso, garantendo una maggiore chiarezza e facilità di utilizzo. Inoltre, quando si preme un pulsante accanto al dispositivo di scorrimento multimediale, l’intero pannello si ridurrà in una singola riga. Un secondo tocco sul pulsante espanderà completamente il pannello, offrendo un accesso più completo e intuitivo alle impostazioni del volume. Nonostante questi cambiamenti, alcuni elementi dell’attuale pannello del volume saranno mantenuti, come la visualizzazione di un foglio inferiore quando si preme il pulsante del volume.

Google Messaggi sta per rivoluzionare il modo in cui ci connettiamo inviando messaggi tramite satellite (grazie a Garmin). Con l’introduzione della connettività satellitare su Google Messaggi, le cui tracce sono state scovate via reverse engineering nella beta 20240329_01_RC00 della piattaforma, gli utenti avranno la possibilità di comunicare con chiunque, ovunque, anche in assenza di rete mobile o Wi-Fi. Questa innovativa funzionalità sarà particolarmente utile per coloro che si trovano in zone remote o in situazioni di emergenza, dove la connettività tradizionale potrebbe non essere disponibile. Grazie alla messaggistica via satellite, sarà possibile inviare e ricevere messaggi di testo a chiunque, inclusi i servizi di emergenza, garantendo così una comunicazione affidabile e sicura anche nelle circostanze più critiche. Tuttavia, è importante tenere presente che la messaggistica satellitare potrebbe richiedere più tempo, necessitare del cielo lindo, e non consentire l’invio di foto e video, ma rimane comunque una preziosa risorsa per mantenere il contatto con le persone più importanti in momenti di necessità. Con l’integrazione di questa tecnologia a livello di sistema su Android 15, Google sta dimostrando il suo impegno nel migliorare costantemente l’esperienza degli utenti e garantire che nessuno venga lasciato indietro quando si tratta di comunicare in modo efficace e sicuro.

Intanto, in occasione del ventesimo anniversario di Gmail, Google ha introdotto un nuovo filtro antispam, promettendo di offrire agli utenti una casella di posta finalmente pulita. Questo aggiornamento si inserisce all’interno di una serie di nuove funzionalità e strumenti di sicurezza volti a migliorare la protezione degli utenti, soprattutto per quanto riguarda gli account aziendali. Le nuove regole per la protezione contro lo spam di Gmail, annunciate per la prima volta nell’ottobre 2023, entreranno in vigore questo mese (aprile 2024). Tali regole impongono ai “mittenti in blocco” – coloro che mirano a inviare circa 5.000 o più email a indirizzi Gmail entro 24 ore – di autenticare le proprie email e di mantenere un tasso di spam inferiore allo 0,3%. Inoltre, le aziende devono garantire che i loro indirizzi “Da” non fingano di provenire da Gmail e devono offrire un pulsante di disiscrizione con un solo clic, rispondendo entro due giorni alla richiesta degli utenti. Google ha annunciato che la non conformità sarà affrontata severamente, con i trasgressori che potrebbero vedere le loro email respinte o indirizzate direttamente alle cartelle spam. Questo nuovo filtro antispam mira quindi a rendere l’esperienza di utilizzo di Gmail più sicura e priva di fastidi, contribuendo a mantenere la casella di posta degli utenti libera da messaggi indesiderati e potenzialmente dannosi.

Sempre in tema di sicurezza, Google sta attivamente innovando con l’introduzione delle Device Bound Session Credentials (DBSC), una nuova capacità web progettata per combattere il furto di cookie migliorando la sicurezza degli utenti contro questa minaccia. I cookie, piccoli file creati dai siti web visitati, sono essenziali per un’esperienza online personalizzata ma sono anche un obiettivo appetibile per gli attaccanti. Il furto di cookie consente agli attaccanti di accedere agli account web delle vittime, eludendo misure di sicurezza come l’autenticazione a due fattori. La soluzione DBSC mira a legare le sessioni di autenticazione al dispositivo specifico, rendendo inutile l’esfiltrazione dei cookie. Questo approccio prevede che il browser crei una coppia di chiavi pubblica/privata localmente sul dispositivo, con la chiave privata conservata in modo sicuro tramite il sistema operativo per impedirne l’esportazione. DBSC interrompe il ciclo del furto di cookie rendendo inefficace l’esfiltrazione dei dati e mantiene la privacy dell’utente. Attualmente in fase di prototipazione, DBSC è sviluppato apertamente con l’obiettivo di diventare uno standard web aperto, con Google che collabora con vari fornitori e browser per garantire l’efficacia e il rispetto della privacy dello standard. Questa innovazione rappresenta un passo importante verso una maggiore sicurezza online, offrendo una soluzione tecnica pratica per combattere il furto di cookie e proteggere meglio le informazioni degli utenti.

Sempre in tema update, l’ultimo aggiornamento di ChromeOS ha introdotto diverse funzionalità utili per gli utenti, tra cui la possibilità di creare un hotspot sui notebook dotati di connessione mobile, come i modelli della linea Chromebook Go. Questa nuova opzione consente agli utenti di condividere la propria connessione Internet con altri dispositivi, migliorando così la flessibilità e la praticità del sistema operativo. Tuttavia, va notato che al momento l’hotspot è disponibile solo per gli utenti di ChromeOS 123 con schede SIM T-Mobile negli Stati Uniti. Google ha dichiarato di essere al lavoro per estendere questa funzionalità ad altri operatori e paesi, ma al momento non ci sono informazioni sulla disponibilità globale. Nonostante ciò, l’aggiunta di questa funzione amplia ulteriormente le capacità di ChromeOS e mostra l’impegno di Google nel migliorare costantemente l’esperienza degli utenti del suo sistema operativo leggero.

Come non bastasse, un recente aggiornamento rilasciato da Google ha introdotto una nuova funzionalità per i possessori di Pixel Watch: ora il dispositivo è in grado di comunicare l’ora tramite vibrazioni. Questa novità, inclusa nell’aggiornamento di aprile 2024, è disponibile per tutte le generazioni di Google Watch. Per attivare questa opzione, gli utenti devono semplicemente accedere al menu delle impostazioni del dispositivo e selezionare l’opzione di vibrazione, dove è possibile regolare l’intensità su cinque livelli, dal più lento al più veloce. Tuttavia, è importante notare che Pixel Watch non fornisce l’ora esatta tramite vibrazione, ma piuttosto riflette un momento completo. Ciò significa che, pur non dovendo attivare direttamente lo smartwatch per ottenere le informazioni sull’ora, sarà comunque necessario toccare lo schermo. Le vibrazioni sono progettate in modo specifico: un movimento più lungo e improvviso indica le decine, mentre uno più breve indica le unità. Inoltre, ogni 15 minuti il dispositivo emette una breve vibrazione per segnalare i quarti d’ora trascorsi. Questa nuova funzionalità offre un modo discreto e pratico per controllare l’ora senza dover necessariamente guardare il display. È un ulteriore passo avanti nella ricerca di Google per migliorare l’esperienza degli utenti dei suoi dispositivi indossabili. È interessante notare che questo è il primo aggiornamento ricevuto dal Pixel Watch 2 nel corso del 2024, evidenziando l’impegno continuo di Google nel fornire miglioramenti e nuove funzionalità ai suoi smartwatch.

Infine, Google ha annunciato senza grandi sorprese la fine dell’esperienza di Podcasts, un’app autonoma disponibile sia su iOS che su Android. Da ora in poi, i contenuti podcast saranno accessibili tramite YouTube Music. Tuttavia, non mancano le critiche, poiché la ricerca dei podcast sulla piattaforma risulta ancora limitata e il servizio è considerato ancora acerbo. Ad esempio, chi non è abbonato a Premium deve mantenere lo schermo dello smartphone sempre acceso poiché la riproduzione in background è bloccata. Gli utenti hanno tempo fino a luglio 2024 per trasferire i propri abbonamenti da Google Podcasts a YouTube Music.

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