Google Maps, il servizio di navigazione GPS realizzato da Google e “gemellato” con Waze, continua a inanellare innovazioni a getto continuo, come di recente visto a proposito delle Guide Locali, o delle iniziative per segnalare servizi di bike sharing e toilette, serbando non poche soddisfazioni anche alla sua variante GO.
L’invio di mail nelle caselle postali delle Guide Locali, da parte dello staff di Google Maps, ha permesso di scoprire un’iniziativa interessante, che permetterà a queste ultime di guadagnare punti, salendo di livello: nello specifico, è noto che tutti gli user di GMaps possono salvare i luoghi preferiti, raggruppandoli in elenchi che, però, di default sono privati. Onde suscitarne la condivisione, magari per fornire linfa vitale al nuovo social in preparazione a Mountain View (“Shoelace”, basato sugli interessi e le attività locali), Google ha pensato di assegnare dei bonus a chi, creando degli elenchi di punti d’interesse prediletti, dovesse poi decidere di pubblicarli.
Per sfruttare l’iniziativa, già messa a disposizione di tutti, basta avviare Google Maps e, dall’elenco accessibile in alto a sinistra, scegliere “I tuoi luoghi” e, una volta giunti in “Salvati”, tippare sul simbolo dell’addizione in basso a destra per creare un elenco, di almeno 4 località, partendo da un titolo particolarmente rappresentativo dello stesso: includendo una descrizione, si otterranno 5 punti, cui se ne aggiungeranno 10 settando su “pubblico” le “opzioni di condivisione”, e altri 5 (cadauno) per ogni luogo di cui verrà redatta una piccola nota.
Dopo un anno di test tenuto nella città di New York, risulta in rilascio globale una nuova funzionalità di Google Maps, che permetterà agli utenti di sapere ove siano le stazioni di bike-sharing, potendo conoscere – nel contempo – quante bici siano effettivamente presenti per il prelievo sul totale a disposizione, con tanto di indicazione degli spazi vuoti utili per rendere (drop-off) quella già presa a noleggio. Il progetto, reso globale grazie alla collaborazione della britannica ITO World, specializzata in mobilità alternativa, è già sbarcato in 16 Paesi, per un totale di 24 città (anche europee, come Barcellona, Dublino, Berlino, Vienna, Madrid, Varsavia, Lione) tra le cui fila, però, non figura l’Italia.
Dall’India, invece, giunge notizia di una curiosa quanto utile iniziativa, intitolata “Loo Review” (loo è un informalismo inglese atto a indicare i bagni pubblici), che – grazie alla collaborazione del ministero per gli affari urbani – ha permesso di listare su Google Maps, in 1.700 città dell’immenso continente indiano, più di 45 mila servizi igienici, con tanto di recensioni e valutazioni a suon di stelline, e la possibilità di effettuare delle ricerche “ad hoc” via Assistant.
Infine, una lieta notizia per Google Maps GO, la versione light del client di navigazione standard, rispetto al quale perde alcune funzioni per risultare compatibile con device datati o presenti in contesti dalla scarsa qualità di campo: a quanto pare, mutuando un risultato già ottenuto da Google Go lo scorso Settembre, anche Maps GO ha agilmente superato i 100 milioni di installazioni. Considerando che tale app, per altro usabile anche su device più potenti, è preinstallata in quelli animati da una versione GO Edition di Android, è una buona novella anche per il sistema operativo alleggerito di casa Google.