Google: innovazioni in arrivo per trasferimento dati Android e Chrome, e nuove frontiere nella cybersicurezza

Google sta per introdurre significativi miglioramenti al processo di trasferimento dati tra dispositivi Android e a Chrome, oltre a rivoluzionare la cybersicurezza con Threat Intelligence e aggiornamenti al sistema di autenticazione a due fattori.

Google: innovazioni in arrivo per trasferimento dati Android e Chrome, e nuove frontiere nella cybersicurezza

Google – che nel contempo, come vedremo, ha migliorato anche il proprio sistema di autenticazione a due fattori e attenzionato la cybersicurezza pure col Threat Intelligence – sta per introdurre significativi miglioramenti al processo di trasferimento dati tra dispositivi Android con il prossimo rilascio di un aggiornamento software. Nel contempo si prospettano grosse novità anche per Chrome. 

Procediamo con ordine e partiamo dalla semplificazione del trasferimento dati tra device. Secondo un’analisi dell’APK condotta da Assemble Debug, sarà presto possibile effettuare un trasferimento dati da dispositivo a dispositivo utilizzando contemporaneamente sia il Wi-Fi che un cavo, garantendo così una maggiore velocità ed efficienza nell’operazione di configurazione dei nuovi telefoni.

Attualmente, quando si configura un nuovo telefono Android, esiste un trio di opzioni per spostare i dati dal vecchio dispositivo al nuovo: tramite un cavo compatibile, una connessione Wi-Fi wireless o ripristinando i dati da un backup di Google One. Tuttavia, Google sembra stia combinando due di queste opzioni per offrire un’esperienza di trasferimento dati più rapida e fluida.

Il codice rilevato nell’app Data Restore Tool di Google suggerisce l’introduzione di una nuova funzionalità chiamata “MultiTransportD2dTransport“, che consentirà agli utenti di eseguire il trasferimento dati utilizzando sia il Wi-Fi che il cavo contemporaneamente. Questo approccio ibrido promette di ottimizzare il processo, garantendo la massima velocità di trasferimento. Inoltre, Google sta lavorando su un’altra nuova funzionalità denominata “Ripristina in qualsiasi momento“, che consentirà agli utenti di trasferire dati dal proprio dispositivo Android esistente a qualsiasi dispositivo Android vecchio o nuovo in qualsiasi momento.

Questa caratteristica rappresenta un significativo passo avanti, eliminando la necessità di ripristinare le impostazioni di fabbrica per effettuare il trasferimento dati. Tuttavia, ci sono alcune restrizioni associate a questa nuova funzionalità. Ad esempio, è possibile copiare i dati solo dal dispositivo utilizzato per il trasferimento dati iniziale e sarà necessario cancellare tutti i dati del dispositivo per copiare i dati da un altro dispositivo. Inoltre, le modifiche alle impostazioni non verranno sovrascritte durante il processo di trasferimento.

Questi miglioramenti al processo di trasferimento dati rappresentano un significativo passo avanti nell’esperienza utente degli utenti Android, semplificando e velocizzando il processo di configurazione dei nuovi telefoni. Resta da vedere quando queste nuove funzionalità saranno effettivamente disponibili per il pubblico, ma le anticipazioni lasciano intravedere un futuro promettente per il trasferimento dati su dispositivi Android.

Quando si dice Google, spesso si pensa al suo browser Chrome e non a torto. Il gigante della ricerca sta preparando infatti un aggiornamento significativo per il suo browser Chrome, introducendo una nuova barra laterale per monitorare le prestazioni del browser in tempo reale. Questa novità, segnalata dall’informatore “Leopeva64”, arriva come una risposta diretta al problema dell’utilizzo eccessivo di memoria che alcuni utenti hanno riscontrato nelle prime versioni di Chrome. La nuova barra laterale, denominata “Browser Health”, fornirà agli utenti una panoramica dettagliata dell’impatto di Chrome sulle risorse del computer, con particolare attenzione alla gestione della memoria. Oltre a fornire report in tempo reale sul consumo di memoria, la barra laterale offrirà anche funzionalità di regolazione per ottimizzare le prestazioni, tra cui modalità di risparmio energetico e di gestione della RAM. Questo aggiornamento è stato avvistato nella versione di test di Chrome Canary, suggerendo che potrebbe essere presto disponibile anche per gli utenti nella versione commerciale del browser. Con queste nuove funzionalità, Google si impegna a migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e a risolvere le problematiche legate alle prestazioni del browser.

Intanto, Google sta rivoluzionando il panorama della cybersicurezza con l’intelligenza artificiale, lanciando Threat Intelligence, una soluzione avanzata per la sicurezza informatica. Integrando le capacità di AI Gemini con quelle di Mandiant e VirusTotal, Google promette di ridurre drasticamente il tempo necessario per identificare e contrastare gli attacchi malware. Threat Intelligence non solo analizza rapidamente i virus, ma semplifica anche i report sulle minacce, aiutando le aziende a concentrare i propri sforzi difensivi. Grazie al monitoraggio costante, questa soluzione anticipa le potenziali minacce, permettendo alle aziende di agire preventivamente per proteggere i propri sistemi e dati. Con il supporto degli esperti di Mandiant e la collaborazione con la comunità di VirusTotal, Google si impegna a fornire un ambiente online più sicuro per tutti gli utenti.

Infine, sempre in tema di cybersicurezza, Google ha annunciato un importante aggiornamento al suo sistema di autenticazione a due fattori (2FA), rendendolo più semplice e sicuro per tutti gli utenti Workspace e gli account personali. La novità principale consiste nel fatto che ora è possibile aggiungere un metodo di secondo livello, come Google Authenticator o una chiave di sicurezza hardware, prima di attivare effettivamente la 2FA. In precedenza, gli utenti dovevano abilitare la verifica in due passaggi con un numero di telefono prima di poter aggiungere Authenticator, il che limitava le opzioni disponibili e poteva comportare l’uso di SMS, un metodo considerato meno sicuro. Con questa modifica, il processo è diventato più flessibile e i utenti possono scegliere il metodo di autenticazione che preferiscono.

Google ha anche introdotto nuove opzioni per collegare una chiave di sicurezza hardware, offrendo la possibilità di registrare credenziali FIDO1 o FIDO2, a seconda delle preferenze degli utenti. Un cambiamento significativo è che, disattivando la verifica in due passaggi, i secondi fattori non vengono più rimossi automaticamente, garantendo un maggiore controllo e sicurezza per gli utenti.

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