Google impone l’etichettatura dei video generati da reti neurali su YouTube

Google ha introdotto nuove linee guida per i creatori di contenuti su YouTube, richiedendo loro di contrassegnare i video creati con reti neurali come modificati o sintetici.

Google impone l’etichettatura dei video generati da reti neurali su YouTube

Google ha recentemente annunciato una nuova politica che richiede ai creatori di video di YouTube di contrassegnare accuratamente i contenuti realizzati attraverso l’uso di strumenti di intelligenza artificiale.

Questa iniziativa mira a fornire maggiore trasparenza e informazioni ai telespettatori riguardo alla natura dei video che stanno guardando. Secondo quanto riportato da Google, l’etichettatura AI è stata resa disponibile come parte delle nuove funzionalità del Creator Studio di YouTube. Questa mossa segue l’annuncio dei piani di Google relativi all’etichettatura dell’intelligenza artificiale nell’ormai lontano novembre 2023. In base alla nuova politica, i contenuti creati utilizzando reti neurali devono essere chiaramente contrassegnati come “modificati” o “sintetici” se soddisfano determinati criteri. Questi includono:

  1. Contenuti che mostrano una persona reale impegnata in azioni o discorsi che non sono stati effettivamente pronunciati o compiuti.
  2. Contenuti che presentano immagini modificate di luoghi o eventi reali.
  3. Contenuti che descrivono eventi in modo realistico, ma che non hanno mai avuto luogo.

Google ha spiegato che questa direttiva riguarda specificamente i contenuti che sono stati modificati o generati, in tutto o in parte, utilizzando strumenti di creazione o modifica di audio, video o immagini. L’obiettivo di questa politica è fornire ai telespettatori maggiore chiarezza sulla natura dei contenuti che stanno guardando. In un panorama mediatico sempre più influenzato dall’intelligenza artificiale e dalla manipolazione digitale, questa mossa è fondamentale per garantire la fiducia e la trasparenza nel consumo di contenuti online.

Tuttavia, questa politica solleva anche alcune questioni importanti riguardo alla definizione di ciò che costituisce un “contenuto realistico” e all’efficacia dell’etichettatura nell’indicare correttamente l’origine e la natura dei video. Molti si chiedono se questa politica potrebbe essere il primo passo verso una maggiore regolamentazione dei contenuti generati artificialmente su piattaforme come YouTube. In definitiva, mentre Google cerca di adottare misure per garantire la trasparenza e la fiducia nella sua piattaforma di condivisione video, resta da vedere come questa nuova politica influenzerà i creatori e i telespettatori di YouTube e quali ulteriori sviluppi potrebbero emergere nel campo della regolamentazione dei contenuti generati artificialmente.

Continua a leggere su Fidelity News