Google Home e Foto: novità per la privacy e l’automazione

Google ha annunciato la possibilità di creare cartelle protette da password su Google Foto anche su iOS e Web, per nascondere le foto più sensibili. Ha inoltre introdotto nuove funzioni di automazione su Google Home.

Google Home e Foto: novità per la privacy e l’automazione

Google Foto e Google Home sono due dei servizi software più apprezzati e usati di Google, che offrono soluzioni smart e comode per la gestione delle foto e della casa. Recentemente, Google ha annunciato alcune novità molto interessanti per entrambi i servizi, che li rendono ancora più completi e funzionali. Vediamo insieme di cosa si tratta.

Google Home è la piattaforma domotica che consente di controllare i dispositivi intelligenti della propria casa tramite l’assistente vocale Google Assistant o l’applicazione dedicata. Google ha introdotto alcune novità piuttosto importanti nella sua piattaforma, soprattutto dal punto di vista dell’automazione, che la portano un paio di passi avanti rispetto alla concorrenza.

Questo vale soprattutto per gli utenti più avanzati che usano lo script editor, anche se per ora rimane appannaggio dei beta tester iscritti al programma di anteprima pubblica. Anche l’app Home “normale” ha molto da offrire in termini di novità. Tra queste, ci sono dei nuovi starter, cioè dei criteri che attivano una routine (cioè una serie di azioni prestabilite dall’utente), come: aprire o chiudere un dispositivo; livello di batteria di un dispositivo; connessione alla corrente elettrica di un dispositivo; connessione alla base di ricarica di un dispositivo; modalità silenziosa di un dispositivo; variazione di temperatura; variazione di umidità; cambiamenti nel numero di persone presenti in una stanza o in un ambiente.

Si aumenta anche il numero di azioni personalizzabili: aprire o chiudere un dispositivo (come tapparelle/serrande/tende); iniziare o fermare la riproduzione di contenuti multimediali; iniziare, fermare, riprendere un timer; riavviare dispositivi; attivare la modalità base di ricarica di un dispositivo; impostare obiettivi di umidità, temperatura e altri parametri. Tutte queste novità sono utili soprattutto per integrare negli automatismi dispositivi non ancora intelligenti. Ad esempio, si potrebbe creare una ricetta che accende la presa del deumidificatore quando viene rilevato un tasso di umidità superiore al 60%, impostare un obiettivo del 40% e quando questo viene raggiunto spegnere la presa; oppure aprire o chiudere le tapparelle in base all’ora del giorno o alla temperatura; o addirittura incrementare la luminosità delle lampadine quando si mette in pausa la riproduzione di contenuti da una smart TV, e riabbassarla quando si riprende la visione.

In merito allo script editor, servizio di automazione familiare a chi conosca un poco di programmazione, ora sono supportate tre nuove funzioni: starter basati su eventi registrati dalle videocamere di sorveglianza, notifiche personalizzate e soppressione degli starter. Per capire meglio cosa ciò significhi, riportiamo quanto scritto da Google sul proprio blog:Rilevamento cane: quando un cane viene rilevato [dalle videocamere, NdR], è possibile avviare la riproduzione di musica rilassante per aiutarlo a rilassarsi.

Si può anche programmare il proprio Chromecast con Google TV per far partire uno show televisivo “dog-friendly” quando un cane viene rilevato [dalle videocamere, NdR].Le notifiche custom sono abbastanza intuitive, ma non per questo meno efficaci: è possibile impostare l’invio di notifiche per quasi ogni evento e parametro registrato dai vari dispositivi intelligenti nella propria casa (per esempio: “il cane ha acceso la tele”). Mentre la soppressione degli starter implica che essi possono essere attivati solo un numero di volte prestabilito, anche una sola.Secondo quanto dice Google, le novità sono già in distribuzione sia su Home sia su Script Editor (che, ricordiamo ancora una volta, è ancora in fase sperimentale e disponibile solo in forma Public Preview).

C’è una novità importante anche per gli utenti di Google Foto: adesso è possibile creare cartelle criptate su Web e iOS, oltre che su Android. In precedenza questa funzionalità era disponibile solo sui dispositivi Android, in particolare sui Pixel di Google. Per impostare l’area protetta è sufficiente accedere alla sezione Utilità dell’app o della pagina Web, dove verrà mostrata una card o un suggerimento. È importante notare che l’area protetta non è la stessa cosa dell’archivio. La cartella protetta può essere sincronizzata su cloud o lasciata in locale, ma in ogni caso l’accesso richiederà l’autenticazione dell’utente tramite le proprie credenziali o dati biometrici come impronta digitale o scansione del volto. Al momento ci sono segnalazioni di questa novità soprattutto oltreoceano, ma in redazione non abbiamo ancora avuto conferme.

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